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RETROSCENA – Ecco chi ha ‘stoppato’ la corsa di Lotito al vertice FIGC

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Emerge un retroscena sulla mancata candidatura di Claudio Lotito alla presidenza della FIGC.

Come ormai noto, nelle scorse ore Claudio Lotito ha ritirato la sua candidatura a presidente FIGC. Il motivo? L’alleanza JuventusTorino, divise storicamente sul campo, ma unite, per una volta, a capo delle società ‘riformiste. A rinforzare la schiera formata dai bianconeri – da sempre in lotta (con l’ad Marotta) con il patron di Lazio e Salernitana – e dai club “riformisti” (fra cui molto attive anche la Roma e il Bologna), si è aggiunto infatti Cairo, con la sua dose di idee chiare ed energia. Stoppando così la corsa di Lotito al vertice FIGC. L’intervento decisivo nella notte. Al numero 1 biancoceleste sarebbe bastato l’appoggio di 11 club di serie A, poco più della metà, per sfidare Gravina, Tommasi e Sibilia, ma, complice il passo indietro anche del Benevento, si è fermato a quota 10: oltre alla sua Lazio, si erano infatti schierati con lui Milan, Verona, Udinese, Samp, Atalanta, Crotone, Napoli, Genoa e Chievo.

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Sabato, durante l’assemblea della LND, Lotito aveva detto ai giornalisti: “Ci sono dodici società che vogliono candidarmi. Non ci credete? Ho le firme in macchina…”. Firme che in realtà non c’erano (tant’è vero che – sottolinea ‘Repubblica – il presidente non le ha mostrate a nessuno). Questo perchè Lotito era convinto che anche una buona parte della B gli avrebbe dato il suo appoggio, e invece, su 22 club, i sì erano al massimo dieci. Un ‘no’ pesante è arrivato invece dal patron del Brescia Cellino. La Lega cadetta del neopresidente Balata, legato a Tavecchio, formalmente non si è mai espressa: ma, avendo pur sempre il 5 per cento dei voti, prima o poi dovrà fare sapere anch’essa come la pensa.

Che farà adesso il grande sconfitto di ieri? La prossima riunione Lega di A avrà luogo lunedì prossimo 22 gennaio: il patron laziale punterà sul suo pacchetto di 10 voti per prendersi un ruolo apicale in Figc, magari il vicepresidente vicario. Discorso diverso invece per la carica di consigliere federale: la Lega dovrà infatti votarne due e Lotito non è affatto sicuro di spuntarla. Lo sa, per questo è preoccupato. Intanto per la presidenza della Lega potrebbe spuntare un nome nuovo, mentre Urbano Cairo ha incontrato in segreto Javier Tebas, presidente della Liga di Spagna. Il quale gli avrebbe consigliato il nome di un avvocato spagnolo su cui il patron del Toro punta molto come prossimo amministratore delegato della Serie A.

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