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Petrelli ricorda Re Cecconi: “Era un amico. Per me è come se fosse ancora qui”

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Nella giornata del 41esimo anniversario della morte di Luciano Re Cecconi, l’ex biancoceleste Sergio Petrelli è intervenuto a Lazio Style Radio per ricordare l’ex compagno

Nella giornata del 41esimo anniversario della morte di Luciano Re Cecconi, l’ex biancoceleste Sergio Petrelli è intervenuto a Lazio Style Radio per ricordare l’ex compagno. “Luciano era una persona eccezionale. Aveva un carattere focoso, alle volte difficilmente controllabile, ma prima di tutto era un vero amico. Ho avuto modo di conoscere il figlio e ho riscontrato in lui tanti lati della personalità di Luciano. Dopo tanti anni fatico ancora a rendermi conto di ciò che è successo. Lo immagino ancora qui, a correre tra Zona Fleming e Tor di Quinto. In quella squadra regnava un clima di assoluta serenità. Ci sentivamo tutti allo stesso livello e per questo sono rimasto così legato a questi colori.

Un legame di questo tipo è difficile da instaurare nel calcio di oggi. Eppure ho la sensazione che alla Lazio, oggi, si respiri la stessa atmosfera di allora. Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro ed è riuscito a tenere coeso un organico composto da giocatori totalmente differenti e provenienti da 18 diverse nazioni. Credo che l’allenatore debba essere prima di tutto una sorta di psicologo. Se c’è qualcosa che non va mentalmente, è difficile rendere in campo al 100%.  L’arma in più di questa squadra è sicuramente Immobile. Mi ricorda Chinaglia, è un vero trascinatore. Sa prendersi la squadra sulle spalle e sa caricare i compagni con la giusta grinta. Oltretutto è capace di segnare in tutti i modi e serve tanti assist ai compagni, è un attaccante completo”.

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