Guardando i numeri di questa prima, scoppiettante, parte di stagione della Lazio, la nota dolente sembra provenire dalla difesa. Troppi i 24 goal subiti a fronte di un attacco stellare che con una partita in meno è solo ad una rete dalla Juventus. Con l’arrivo di Caceres però, le cose potranno solo migliorare…
INZAGHI ALZA IL MURO
48 reti segnate, 24 subite, questo è lo score della Lazio di Inzaghi dopo 20 giornate di campionato (per i biancocelesti 19, manca la sfida con l’Udinese). Se i numeri del reparto offensivo sono notevoli e portano la Lazio in seconda posizione della classifica dei goal segnati, quelli del reparto arretrato preoccupano un po’. Con 24 reti subite la difesa biancoceleste si attesta solo in settima piazza. Troppo poco per chi ambisce, e merita per quanto visto fino ad ora, un posto in Champions League. Reti subite spesso per disattenzioni del singolo. Molte altre volte per distrazioni. In alcune circostanze per disattenzione a risultato acquisito. Il 3-5-2 inzaghiano viaggia a meraviglia dalla cintola in su, ma balla quando si tratta di difendere. Ecco perchè l’acquisto di Caceres potrebbe rivelarsi più prezioso di quanto si dica.
ROTAZIONI OBBLIGATE
De Vrij, Radu, Bastos, Wallace, Luiz Felipe, Patric e adesso anche Caceres. In un reparto schierato a 3 Inzaghi avrà l’opportunità di scegliere tra 7 interpreti dalle differenti caratteristiche. De Vrij è stato e rimarrà il perno, almeno fino a fine stagione. L’olandese, giornata dopo giornata, si dimostra sempre più una sicurezza. Radu è più di una certezza. Dopo stagioni altalenanti il romeno ha mostrato grande continuità in un ruolo, quello di difensore sinistro, che gli calza a pennello. Poi ci sono Wallace e Bastos. Il brasiliano era partito come titolare ad inizio stagione, poi il brutto infortunio contro il Napoli, il lento recupero, ed un ritorno balbettante (vedi su tutte la sfida di Ferrara con la Spal). L’angolano fa dell’esplosività il suo punto di forza. Un’esplosività che però lo ha spesso portato a compiere ingenuità costate care alla Lazio. Sono difensori di livello, ma possono e devono crescere ancora. Luiz Felipe è un giovane ancora acerbo, ma che ha dimostrato di poter stare nel calcio che conta. Patric un jolly importante, ma non un titolare.
ECCO CACERES
Ecco perchè Martin Caceres, acquisto passato in sordina tra gli addetti ai lavori, potrebbe rivelarsi invece molto più di un comprimario. Le sue qualità? Innanzitutto la duttilità. Centrale, centrale destro o sinistro in una difesa a 3, terzino in una a 4. Inzaghi può sfruttare l’uruguaiano a suo piacimento. Poi l’esperienza. Quando hai giocato con Barcellona e Juventus e hai 75 presenze con la maglia di una prestigiosa Nazionale come l’Uruguay il tuo curriculum parla per te. Poi la forza e l’efficacia anche in zona goal. In un calcio sempre più fisico la potenza del Pelado potrebbe rivelarsi determinante. Le sue incursioni su palla inattiva e l’abilità nel colpo di testa potrebbero inoltre togliere molte castagne dal fuoco ad Inzaghi.
Con un attacco che fa faville, adesso è il momento di alzare il muro in difesa. Per un sogno chiamato Champions League da trasformare in realtà.
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