Mancini si è autocandidato all’Azzurro. Non è la prima volta. Altri tecnici non si sono ancora esposti e magari neanche lo faranno. Però di fatto il valzer delle panchine che potrebbe riguardare Inzaghi e gli altri tecnici delle big potrebbe anche cominciare.
CONTRATTI O NO TUTTO PUO’ ACCADERE
Senza fretta, ma con la certezza che qualcosa di grosso potrebbe anche accadere. Verso fine stagione, quando gli obiettivi fissati saranno quasi sfumati, alcune ‘grandi’ potrebbero pensare a dei cambiamenti. Senza escludere che siano alcuni degli stessi allenatori a voler fare altre esperienze. Tre o quattro anni sulla stessa panchina, oggigiorno, valgono il doppio di quanto valessero in altre epoche. Motivo per cui chissà. Contratti in essere o meno, come riporta Il Giornale.it, tanto potrebbe accadere. Anche alla Juventus, perché no. Allegri ha contratto fino al 2020. Al momento non ci sono problemi tra le parti, però si sa che Simone Inzaghi è già entrato nei radar bianconeri e non è detto che ne esca tanto in fretta.
CONTE AL RIENTRO IN ITALIA?
Comunque sia, anche se l’addio del tecnico livornese non è all’ordine del giorno, è più facile immaginare che Conte lasci il Chelsea (scadenza 2019) e l’Inghilterra. Non a causa delle recenti baruffe con Mourinho ma perché l’Italia è sempre l’Italia e la panchina del Milan non così certa di essere occupata da Gattuso anche in futuro. Tutte congetture ma proprio per queste nulla va escluso. Nemmeno che l’ex numero 8 bianconero possa diventare di nuovo ct azzurro visto che la Figc ha stanziato 10 milioni l’anno per un tecnico ‘pesante’. Si vedrà.
IL CASO NAPOLI
De Laurentiis e Sarri un po’ si amano e un po’ no, si punzecchiano da sempre. La situazione contrattuale è avvolta in un certo alone di mistero. Se non dovesse arrivare lo scudetto nemmeno quest’anno difficile pensare che i due possano andare ancora d’amore e d’accordo rifondando o quasi la squadra. Praticamente se arriverà il tricolore probabile che il matrimonio continui, altrimenti non è detto. E al suo posto? Mistero: più facile pensare a un emergente (Giampolo?) che a un santone della panchina.
ROMA E INTER
Fino a un mese fa Di Francesco e Spalletti parevano solidi come rocce, ora un po’ meno. Nessun funerale anticipato per nessuno, ci mancherebbe altro. Però su piazza potrebbe per esempio esserci, dopo tanti anni all’Atletico Madrid, un certo Diego Simeone. E non serve aggiungere altro visto quello che El Cholo ha rappresentato per i nerazzurri. Senza Champions Spalletti potrebbe rivedere il suo progetto interista. Quanto ai giallorossi l’accordo con il tecnico scadrà nel 2019. Come dire che eventuali scappatoie potrebbero trovarsi più facilmente in caso di una seconda parte di stagione al di sotto delle aspettative.
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