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Giordano: “La Lazio ha sempre fatto parte della mia vita”. E su Chinaglia…

L’ex attaccante biancoceleste Bruno Giordano ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radiosei. L’indimenticato bomber della Lazio si è lasciato andare tra passato e presente del club capitolino.

LE PAROLE DI GIORDANO SULLA LAZIO

“La Lazio fa parte della mia vita. Sono stato tifoso in curva, raccattapalle, giocatore. Ho dei ricordi indelebili, sia positivi che negativi. Anche quando sono andato via sono rimasto un tifoso. Ricordo il periodo di Cragnotti, le vittorie e i successi della gestione Lotito. Sensazioni belle ma non migliori di annate tribolate, che non ci spaventano. Quello laziale è un popolo sempre pronto a reagire.

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SUL MOMENTO DELLA LAZIO

“Godiamoci questo momento bello e intenso. Le situazioni cambiano. Un anno e mezzo fa eravamo disperati perché non arrivava Bielsa e ora abbiamo Inzaghi che sta facendo questi risultati. La normalità non fa parte della nostra storia ma in questo momento va goduta. Anche in Curva è un bel momento. Il tifoso sta tornando allo stadio, anche fuori casa. Speriamo che si possa presto arrivare a numeri importanti. Numeri che per la Lazio un tempo erano normali“.

SULL’EREDITA’ RICEVUTA DA CHINAGLIA

“Avevo venti anni. Avvertivo una grande responsabilità ma l’incoscienza di ragazzo mi ha portato a giocare in maniera spensierata. Avessi avuto qualche anno in più probabilmente mi sarebbero tremate un po’ le gambe. Giorgio ha cambiato la storia della tifoseria biancoceleste. Ha fatto tirare il petto in fuori a noi tifosi laziali. E’ stato lui a darci la spinta per farci sentire padroni della città. Chinaglia è stata la persona più importante della storia della Lazio dal punto di vista del nostro carattere. Senza togliere nulla al suo contributo in campo per lo Scudetto”.

SU LUIS ALBERTO

“Uno che riesce a immaginare prima quello che deve fare per poi metterlo in pratica è uno che dà del tu al pallone. Ha realizzato un gol di una pulizia tecnica straordinaria. Bisogna fargli i complimenti perché può rimanere tra i più belli della storia della Lazio. Lo spagnolo è più costante e determinante di Milinkovic. Forse è anche per il fatto di essere stimolati dalla presenza di Felipe Anderson. Le grandi squadre hanno bisogno di questi giocatori che stimolano il confronto e la competizione per il posto da titolare”.

SU ANDERSON E IMMOBILE

Anderson è altalenante, è un po’ il suo tallone d’Achille. Immobile a volte viene paragonato a Icardi, una cosa da denuncia. Il laziale è un giocatore assoluto, Icardi è un goleador sostenuto da un’ottima squadra senza la quale non vincerebbe mai nulla. Se Immobile giocasse in altre squadre se ne parlerebbe molto di più. Alla Lazio per andare in prima pagina devi vincere il campionato o la Scarpa d’Oro.

E’ TARE IL SEGRETO DELLA LAZIO

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