Pietro Porro e Flavio Foti sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta penale sul fallimento della Calcio Como. I due sono stati rispettivamente ex presidente e vicepresidente della società sportiva fino al 21 luglio 2016.
Gli indagati sono accusati di bancarotta per distrazione e dissipazione e bancarotta preferenziale. I reati, in base alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura della Repubblica, sarebbero stati perpetrati attraverso la costituzione nell’aprile del 2014 da parte della società Calcio Como, in favore della controllante S3C, di una ipoteca volontaria sul Centro Sportivo Mario Beretta, per un importo di euro 900mila a garanzia di un mutuo di fondiario concesso dalla Bcc di Alzate Brianza per euro 600mila.
Inoltre, attraverso la cessione, a giugno 2014, da parte del Calcio Como a favore della controllante S3C del medesimo complesso immobiliare, per un corrispettivo di 3.200.000 (e contestuale rinuncia all’ipoteca legale sui crediti vantati dalla cedente) concordando modalità di versamento ritenute pregiudizievoli per il Calcio Como.
I
due indagati sono accusati di avere poi aggravato lo stato di insolvenza della società anche con la protrazione dell’attività della srl dopo aver azzerato il patrimonio sociale e omettendo di adottare i provvedimenti di ripianamento delle perdite, ricapitalizzazione della società o liquidazione della stessa. E ancora, con il sistematico inadempimento delle obbligazioni erariali, oltre alla dissimulazione della perdita totale del patrimonio con le varie operazioni contabili e di bilancio. La Guardia di Finanza di Como è impegnata nell’eseguire altri decreti di perquisizione disposti dalla Procura della Repubblica.
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