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Verona condannato dal fuorigioco, l’Udinese va. Il punto della giornata di A

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Con il successo in rimonta della Lazio a Marassi si chiude la domenica calcistica. Al San Paolo decide Higuain. Chiudono il turno le gare del lunedì: Crotone Udinese e Verona Genoa

La quindicesima giornata del campionato di Serie A si è aperta nel pomeriggio di venerdì (Ore 18.30) con la sfida dell’Olimpico tra Roma e Spal. I giallorossi, in superiorità numerica dal minuto 10, si impongono per 3-1 grazie alle reti di Dzeko, che interrompe un digiuno lungo due mesi, Strootman e Pellegrini (primo gol stagionale). Al minuto 55 i ferraresi accorciano le distanze con il gol di Viviani, che dal dischetto prima si fa ipnotizzare da Alisson, quindi segna sulla ribattuta del portiere brasiliano. Il venerdì calcistico non finisce però qui: alle 20.45 va infatti in scena il big match del San Paolo tra Napoli e Juventus. In uno stadio gremito e tinto tutto d’azzurro, sono però i bianconeri a fare il risultato. Progressione per vie centrali di Dybala che serve Higuain al limite dell’area: il pipita lasciato completamente libero da Koulibaly controlla la sfera e col destro infila Reina sul primo palo dopo 13 minuti di gioco. Il Napoli domina sotto l’aspetto del possesso palla. La Juve non concede occasioni enormi ma Buffon è super due volte su Insigne alla mezz’ora. Al minuto 68 Matuidi potrebbe raddoppiare ma Reina con un miracolo evita il doppio passivo sul mancino ravvicinato del francese. Successo importante dei bianconeri che si portano a 1 punto dai partenopei. Sabato prossimo altro scontro d’alta classifica: di scena il derby d’Italia contro l’Inter all’Allianz Stadium. Sabato alle 20.45 è il momento di Torino Atalanta. All’Olimpico Grande Torino termina 1-1. Vantaggio granata nel recupero della prima frazione con il primo gol stagionale di N’Koulou che di testa su corner di Ljajic trafigge Berisha. Al minuto 54 però Petagna serve Ilicic lasciato completamente indisturbato dalla retroguardia di Mihajlovic. Lo sloveno con calma olimpica controlla la sfera e con un mancino potente incrocia sul primo palo. Palla sotto la traversa e Sirigu battuto.

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LE GARE DELLA DOMENICA

Al Vigorito il nuovo Milan di Gattuso fa visita al fanalino di coda Benevento nel consueto lunch match della domenica. Ospiti in vantaggio sul finire del primo tempo con Bonaventura. A inizio ripresa i campani pareggiano con Puscas, prima di subire il nuovo vantaggio rossonero firmato Nikola Kalinic su assist di Bonaventura, il più ispirato tra i suoi. I rossoneri restano in 10 alla mezz’ora della ripresa per il doppio giallo a Romagnoli. Il Milan resiste e il primo successo della gestione Gattuso è a un passo. Al minuto ’95 però il Benevento ha a disposizione un calcio di punizione defilato: mischia in area, arriva anche il portiere Brignoli. Alla battuta va Cataldi che mette il pallone in mezzo e pesca proprio la testa dell’estremo difensore di proprietà della Juve. In attesa che la cura Gattuso faccia effetto, i rossoneri steccano la prima post-Montella ed è ancora buio in casa Milan. Alle 15.00, tra le altre, di scena Inter Chievo. A San Siro i nerazzurri si sbarazzano degli uomini di Maran con un rotondo 5-0. Successo ipotecato già nella prima frazione con le reti di Perisic e Icardi, giunto a quota 16 gol in campionato, quindi legittimato nella ripresa da Skriniar e da altre 2 reti di Perisic, che chiude il match con la personale tripletta. Tripudio Inter e primato in classifica in vista della gara di sabato contro la Juve, con un vantaggio di due punti sui bianconeri. Nella sfida delle rossoblu tra Bologna e Cagliari sono i sardi a passare in vantaggio con un destro affilato di Joao Pedro. Nella ripresa i felsinei insistono e raggiungono il pari con Destro che al minuto 81 stacca di testa su cross di Masina e batte Rafael. Dopo il pareggio dei padroni di casa la gara ha poco altro da raccontare e al fischio finale il tabellone del Dall’Ara recita “Bologna 1-1 Cagliari”.

LA FURIA VIOLA E LA RIMONTA BIANCOCELESTE

Al Franchi la Fiorentina ospita il Sassuolo del neo-allenatore Iachini. Neroverdi troppo poco incisivi e gara a senso unico già nel primo tempo. Alla mezz’ora arriva il vantaggio viola firmato Simeone. Trascorrono circa 10 minuti e i ragazzi di Pioli raddoppiano sull’asse francese Thereau-Veretout, con quest’ultimo a segno per il suo terzo sigillo stagionale. Nella ripresa ancora Thereau in versione uomo assist: l’ex Udinese serve in profondità Chiesa che si invola verso la porta di Consigli e con il destro fa 3-0 e chiude il match. Nel posticipo domenicale delle 20.45 si affrontano due delle squadre più interessanti del campionato, Sampdoria e Lazio. Nel primo tempo  si registra una occasione per parte. Strakosha respinge su Zapata e Viviano su Immobile, ma il primo tempo termina a reti inviolate. Nella ripresa i ritmi restano elevati e a sbloccare la gara sono i padroni di casa con Zapata. A 10′ dalla fine Milinkovic-Savic pareggia i conti sugli sviluppi di un calcio di punizione. In pieno recupero, quando il match sembra avviarsi sull’1-1 finale, arriva la zampata di Caicedo in seguito alla respinta di Viviano su tentativo di Immobile. Primo gol in campionato per l’ecuadoregno che si fa perdonare dopo il rigore causato contro la Fiorentina, e tre punti pesantissimi per gli uomini di Inzaghi che salgono in classifica e rimangono agganciati al treno delle grandi. Chiudono il turno i match del lunedì, Crotone Udinese delle 19.00 e il monday night delle 21.00 tra Verona e Genoa.

I MATCH DEL MONDAY NIGHT

N

ella gara delle 19 l’Udinese di Oddo vola a Crotone dove vince per 3-0 grazie alle reti di doppio Jankto è un bel contropiede orchestrato da Barak che regala a Lasagna il più facile dei gol. L’altro posticipo è stato quello salvezza tra l’Hellas Verona e il Genoa. La squadra di Ballardini si impone con un gol di Pandev allo scadere del primo tempo: Taarabt crossa da sinistra e Bertolacci, cadendo, serve fortuitamente il pallone a Goran Pandev, bravo a battere Nicolas in diagonale. Peccato che il gol sia viziato da un fuorigioco che il guardalinee e il Var non segnalano.

SAMP LAZIO, DECIDE CAICEDO 

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