Il tecnico della Lazio Simone Inzaghi ha parlato durante la nona edizione del premio “Andrea Fortunato“, che si è svolta questa mattina presso la Sala della giunta del Coni.
Queste le parole di Inzaghi, insignito del premio alla carriera da allenatore: “Per me questo è un bellissimo riconoscimento, sono contento di poterlo ricevere in questa sede, alla presenza del presidente del Coni. Essere qui è per me un motivo di orgoglio, la gioia di questo premio la vorrei condividere con la mia società, con lo staff e soprattutto con i giocatori, che mi hanno permesso in poco tempo di ricevere riconoscimenti molto importanti che mi gratificano per quello che assieme a loro sono riuscito a fare. Riceverlo qui oggi con mio fratello e mio figlio mi rende fiero. Non ho avuto la fortuna di conoscere Andrea Fortunato, me ne hanno parlato, anche ieri Angelo Peruzzi me lo ha descritto come una persona splendida, che amava questo sport e il suo lavoro. Purtroppo è successo qualcosa di imponderabile, che non dovrebbe accadere. Nel mondo del calcio ha lasciato un grande vuoto. Il mio rapporto con Filippo? Prima giocavamo nello stesso ruolo, ora siamo entrambi allenatori ed è normale che ci sia un confronto tra noi. Lui sta facendo benissimo col Venezia. Per noi questa è una favola che continua, abbiamo avuto la fortuna di fare il lavoro che amiamo, di giocare insieme nella Nazionale, in una partita che non dimenticherò mai al vecchio Delle Alpi contro l’Inghilterra. Penso che per noi, per i nostri genitori e per i nostri sostenitori sia una bellissima storia che continua”.
PIPPO
A proposito di ‘Pippo‘, anche lui ha ricevuto un premio alla carriera da giocatore: “Sono molto onorato di ricevere questo premio, – ha detto – ho fatto di tutto per esserci. Quella di Andrea Fortunato fu una tragedia che colpì tutto il mondo del calcio. Era il ’95, io avevo 22 anni, lui purtroppo solamente 23. Il suo ricordo è ancora vivo in tutti noi e per me essere qui oggi è motivo di orgoglio, sono felice che abbiate pensato a me e alla mia carriera. Sono contento che ci sia anche mio fratello, perché Simone finora ha fatto cose straordinarie”.
DE MARTINO
Presente all’evento anche il responsabile della comunicazione della Lazio Stefano De Martino, che ritira il premio alla carriera in vece di Ciro Immobile. Le sue parole: “Ciro è dispiaciuto per ieri e per non poterci essere quest’oggi, ma è felice di ricevere questo premio“.
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