Antonio Rozzi, l’ex Primavera della Lazio, ha parlato del suo rapporto con Patarca, l’uomo che lo ha appoggiato e sostenuto quando era dirigente.
Queste le parole di Rozzi a Radiosei: “Volfango Patarca è stato il primo dirigente della Lazio che ho conosciuto. In quel periodo avevo 7 o 8 anni. Ha sempre trasmesso un senso più paterno che da addetto ai lavori. Posso solo dire che mi ha lasciato dei piacevoli ricordi. Per questo mi sono sentito stamattina di andarlo a salutare un’ultima volta”. Poi ancora: “Ho iniziato la scuola calcio vicino casa a San Basilio e in diverse occasioni ha creduto in me. Si è impegnato personalmente quando ho avuto problemi al piede. Mi ha aiutato anche dopo quando non era più alla Lazio ed è stato carino anche con la mia famiglia. Ricordo anche quando mi ha regalato il suo libro con una dedica speciale che ancora conservo gelosamente”.
OBIETTIVI FUTURI
Il classe 1994, dopo il prestito alla Lupa Roma, è tornato alla Lazio, ma è fuori dal progetto tecnico di Inzaghi. Il suo contratto con i biancocelesti terminerà a giugno, ma già nella sessione invernale potrebbe salutare la Capitale: “Mi sto allenando con la Primavera. Riuscire a mettersi in gioco è una grande possibilità e ringrazio la società. Sto lavorando sodo per essere pronto a gennaio qualora dovesse arrivare qualche possibilità concreta in un’altra piazza. Ho voglia di riscattarmi: sono cresciuto, ma non sono riuscito a dimostrare i miei miglioramenti anche in campo. Non mollo e non ho intenzione di farlo mai. Continuo a credere in me stesso e sono sicuro che arriverà anche il mio momento”.
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