Mister Simone Inzaghi è intervenuto da Formello per la consueta conferenza stampa alla vigilia di Inter-Lazio. La sfida, valida per la 19esima e ultima giornata del girone d’andata di Serie A, si giocherà domani alle ore 18:00 allo Stadio San Siro di Milano.
Con quante certezze a Milano?
“Andiamo a Milano a fare una partita molto importante, ma non ancora decisiva per la classifica. Per noi è importantissimo, sappiamo di affrontare una squadra forte, dovremo affrontarla al massimo per ottenere un risultato positivo”.
Ti fidi di quest’aria di ottimismo?
“I ragazzi sono preparati e sanno cosa affronteranno. L’Inter ha avuto un calo fisiologico, ma rimane una squadra con grandissime qualità e un bravissimo allenatore che stimo molto”.
Sei colpito da questo girone d’andata?
“I ragazzi fin qua sono stati straordinari. Abbiamo centrato la qualificazione in Europa League, siamo in semifinale di Coppa Italia e siamo in alto in campionato. Sappiamo però che le competizioni vanno avanti fino a maggio. Dal 20 gennaio avremo una partita ogni 4 giorni e sarà tutto più difficile. Sappiamo di aver perso qualche punto in maniera inaspettata, ma non ci guardiamo indietro, adesso guardiamo all’Inter. Le partite con Crotone e Fiorentina ci hanno tolto energie”.
Domani importante anche in vista Champions?
“Non credo sarà decisiva per la classifica, ma è molto, molto importante. Vogliamo rimanere attaccati alle zone alte, domani voglio una prova da Lazio”.
Cosa temi di questa partita?
“Temo la qualità dei giocatori dell’Inter che giocheranno in casa, davanti ad un grande pubblico. Ci saranno però anche molti nostri tifosi per starci vicino, e sono certo che si faranno sentire. I ragazzi dovranno interpretare una vera e propria battaglia”.
Immobile vs Icardi
“Parliamo dei due attaccanti che, insieme ad Higuain, sono i migliori in circolazione. Ciro lo conosciamo bene. Icardi è un attaccante che bisogna tenere sempre d’occhio, può colpirti quando meno te lo aspetti”.
Di Gennaro può essere una risorsa?
“E’ un giocatore che abbiamo voluto. Purtroppo ha subito un brutto infortunio, ma credo che dopo la sosta riavremo sia lui che Caicedo. Mi dispiace per Felipe, una risorsa importante per noi, che si sacrifica molto. Il suo infortunio mi toglie una scelta”.
Parolo sempre in campo, stai pensando di farlo riposare?
“Valuteremo. Parolo nella nostra economia di gioco è importante. Dà equilibrio alla squadra, tatticamente è molto intelligente ed importantissimo per il nostro scacchiere”.
La crisi Inter è un vantaggio? Felipe Anderson?
“L’Inter ha un calo che tutte la squadre nel corso di una stagione possono avere. Sicuramente troveremo una squadra ferita che vorrà tornare a vincere davanti ai propri tifosi. Sull’impiego di Felipe decideremo domani. In Coppa ha fatto degli ottimi 60 minuti”.
Si parla di una Lazio favorita…
“No, non penso, nemmeno per il fatto che loro hanno fatto i supplementari neld erby di Coppa. Anche di noi si diceva che a Bergamo saremmo stati stanchi, invece siamo usciti alla distanza. Domani conterà l’approccio”.
Impressioni su questo 2017?
“Sono soddisfattissimo, ma non bisogna guardarsi indietro. E’ stato un anno entusiasmante in cui abbiamo anche vinto la Supercoppa. La nostra ciliegina è stata aver riportato la gente allo stadio. I tifosi ci sono sempre vicini, in casa e fuori, questo è stato il mio più grande successo”.
Dubbi di formazione?
“Domani valuteremo il recupero di determinati giocatori. Domani avremo un leggero risveglio muscolare e decideremo con molta tranquillità”.
Come si batte Spalletti? Fu importante la vittoria a Milano lo scorso anno?
“La vittoria di San Siro fu determinante per tutti noi, per tutto l’ambiente. Doman sappiamo che incontreremo una squadra con un ottimo allenatore, imprevedibile perchè riesce a cambiare anche all’interno di una stessa partita”.
Cosa pensi dell’arbitro Rocchi (arbitro del derby)?
“Ho grandissima fiducia in lui, insieme ad Orsato è il miglior arbitro italiano”.
Come si limitano le fasce dell’Inter?
“Ci siamo preparati a questo. L’Inter è una dele squadre in Italia che crossa di più, con Candreva e Perisic imprevedibili. Dovremo essere bravi a limitarli con le nostre marcature”.
Giulio Piras
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