Gigi Buffon non cambia idea. In un’intervista rilasciata a Der Spiegel il portierone della Juventus e della Nazionale ha confermato l’intenzione di ritirarsi al termine di questa stagione.
Le parole di Buffon: “Mi sento come un soldato al servizio della mia squadra e del mio Paese. Molto probabilmente smetterò, ma sarò sempre a disposizione della Juventus e della Nazionale. Un uomo di quasi 40 anni ha il dovere di dare spazio agli altri. So meglio di tutti che potrei ostacolare la crescita di altri ed è quello che non voglio. Ma se dovesse esserci bisogno di un portiere e mi dovessero chiamare io risponderò sempre, anche a 80 anni”.
Sull’eliminazione dell’Italia con la Svezia: “Probabilmente rimpiangerò i Mondiali per tutta la vita. Anche perché abbiamo tolto ai bambini la possibilità di avere il batticuore per un evento simile. Personalmente sarebbe stato un traguardo che avrebbe chiuso nel modo perfetto la mia carriera. Quello che mi infastidisce realmente è di non poterli giocare con alcuni dei miei compagni con cui da dieci anni condivido le gioie di questo sport. Sarebbe stato bello trascorrere ancora un mese di emozioni con compagni come Barzagli e De Rossi. Ma né quella delusione, né quella degli Europei, né quella di Cardiff cambiano il mio giudizio sulla mia carriera. Sono contento di quello che ho fatto finora”.
Sulla società bianconera: “Il segreto della Juventus è quello di essere un club che ha dei valori che vengono trasmessi. L’input arriva dalla proprietà, cioè dalla famiglia Agnelli, e dal loro modo di vedere la vita, il lavoro e lo sport. I primi mesi qui sono fantastici. Nel 2001 arrivai qui dal Parma e per i primi mesi mi sono sentito come di vivere in un altro mondo. Qui tutto si fa con la massima professionalità che alla fine porta tutti a migliorare”.
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