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JUVENTUS – Agnelli processo ultrà: Pecoraro chiede due anni e mezzo di inibizione

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Si è tenuto il dibattimento relativo al processo d’appello ad Andrea Agnelli sulla questione relativa ai biglietti agli ultrà. La sentenza dovrebbe arrivare entro il 18 dicembre.

Agnelli si è presentato davanti alla Corte d’appello federale della Figc. Al suo fianco gli avvocati Franco Coppi, Luigi Chiappero e Leandro Cantamessa. Tre ore e mezzo di discussione in tutto. Da una parte la difesa bianconera con la richiesta di assoluzione a seguito dei 12 mesi di inibizione (e 20mila euro di ammenda) comminati in primo grado dal Tribunale federale nazionale. Dall’altra il pool della procura federale capitanato dal procuratore Giuseppe Pecoraro. La requisitoria di quest’ultimo è durata circa due ore. Il procuratore ha insistito sulla richiesta di 30 mesi di inibizione e una multa di 300mila euro per il club.

UDIENZA RINVIATA IN PRECEDENZA PER L’ACQUISIZIONE DEGLI ATTI

L’udienza era stata rinviata lo scorso 15 novembre a seguito della richiesta di acquisizione di nuovi atti avanzata dalla difesa della Juventus. I legali di Agnelli avevano richiesto l’acquisizione degli atti relativi al deferimento al Calcio Napoli (anno 2008/09) e alla richiesta di archiviazione nei confronti del presidente della Lazio, Claudio Lotito, per i fatti accaduti presso la Curva Sud dello Stadio Olimpico di Roma. Il procuratore federale non si era opposto. Riservandosi però di produrre eventuali impugnazioni alle decisioni del Gup del Tribunale di Torino.

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