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Clamoroso in Portogallo: i giocatori sostituiranno i direttori di gara

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Luisao che arbitra la partita del Benfica, Herrera quella del Porto. Non è fantacalcio ma ciò che potrebbe succedere in Portogallo in occasione delle partite del XV° turno della massima serie e del torneo cadetto del 15 e 16 dicembre.

Il motivo è la decisione degli arbitri di scioperare. O, meglio ancora, di ‘marcare visita‘ dopo l’ondata di proteste che li ha investiti durante la stagione calcistica. Troppe insinuazioni su di loro a vantaggio di determinati club del Portogallo e di complicità in episodi di corruzione. I direttori di gara hanno così deciso di incrociare le braccia. Volevano farlo subito ma, dopo una lunga riunione dei vertici arbitrali, hanno deciso di rimandare la protesta. Tutto ciò per rientrare nelle regole dando quindi il ‘preavviso’ di venti giorni.

C

ome detto più che uno sciopero vero e proprio gli arbitri portoghesi, 73 su 76, hanno deciso di ‘marcare visita’. La spiegazione è che psicologicamente non sono più in grado di esercitare le loro funzioni. Visto che l’adesione alla protesta sarà pressoché totale sarà impossibile ricorrere a ‘quarti uomini’ vari, a quelli impiegati alla Var (in via di sperimentazione anche qui) o a eventuali direttori di gara presenti sugli spalti come semplici spettatori. Idem per gli osservatori dell’associazione arbitri dato che, anche loro, aderiranno alla protesta. Ecco allora che, per non spostare o cancellare la giornata si potrebbe ricorrere a una soluzione estrema. Consentita però dalle regole del calcio portoghese.

Secondo i codici in mancanza di alternativa si deve ricorrere a una riunione fra la dirigenza delle due squadre che si devono affrontare. Saranno loro a dover decidere il nome di un ‘arbitro d’emergenza’ gradito a entrambi. Se non si trova una soluzione si procede al sorteggio e il vincitore sceglie come arbitro un uomo di sua fiducia. Che, secondo le regole, può essere anche «un giocatore di prima squadra» o «il capitano del gruppo». Sarebbe un precedente clamoroso che potrebbe spingere gli arbitri di molti paesi all’emulazione. E pensare che l’uso della Var avrebbe dovuto facilitare la vita ai direttori di gara: in Portogallo, per ora, non è stato così.

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