Chissà se nelle scuole calcio portoghesi entrerà nel protocollo di formazione dei centri federali. Magari sotto copyright. Quel colpo di tacco smarcante ad eludere l’intervento del difensore per poi battere a rete sembra essere diventato un marchio di fabbrica della storia recente dei fuoriclasse portoghesi. Per info chiedere a Cristiano Ronaldo o a Nani, due affezionati al colpo ad effetto.
LA PRIMA SODDISFAZIONE IN BIANCOCELESTE
Il primo gol in Serie A di Nani è una perla di tecnica e freddezza. Il portoghese avrebbe potuto tirare prima per esaltare l’assist di Immobile, sempre più determinante. Ma sarebbe stato troppo facile per un giocatore che non ama i gol banali. Ha controllato di esterno destro, guardato il portiere, finto il tiro potente e optato per il tocco di tacco-suola a eludere la chiusura di Di Chiara e portarsi la palla sul sinistro. Niente acrobazia per festeggiare il gol. Solo un abbraccio per ringraziare Immobile. Ruolino di marcia incredibile quello della Lazio. Nove vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle prime undici giornate. Terzo posto con la Juventus, sconfitta solo qualche settimana fa a Torino. Un successo arrivato a interrompere oltre due anni di imbattibilità interna. Ma soprattutto le 31 reti realizzate. I biancocelesti non avevano mai segnato più di 25 gol nelle prime 11 partite di campionato.
IL PORTOGHESE PUO’ ESSERE DETERMINANTE
A Benevento la prestazione di Nani è stata l’ennesima bella notizia di questo inizio della Lazio. Quello in Campania è stato il sesto successo consecutivo in trasferta, cosa che non accadeva dal lontano dicembre 2002. Ed è giusto ricordare che manca ancora Felipe Anderson. Per questo l’assist e il gol di Nani sono ancora più preziosi della vittoria in sé, ottenuta archiviando la pratica in 23 minuti. Al massimo della condizione il portoghese può essere un giocatore devastante in Serie A, un valore aggiunto nella corsa alla Champions. Almeno è ciò che si augurano Inzaghi, Lotito e Tare, che hanno scommesso su di lui. Un colpo azzeccatissimo anche per il ritorno commerciale. L’operazione marketing con la maglia «7 Nani» è stata geniale. Quasi come quella dell’acquisto in prestito con diritto di riscatto dal Valencia di quello che per anni in patria era considerato il gemello del gol di CR7.
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