Sale l’attesa, dentro e fuori dal campo, per il derby capitolino del prossimo 18 novembre. Il profumo della stracittadina si avverte già nelle strade, tra i tifosi. Come ad esempio Bruno Giordano, che la sfida ai giallorossi la conosce molto bene, visto che è riuscito a giocarla e perfino a vincerla. Nessuno meglio di lui può dunque dire se i ragazzi di Inzaghi soffriranno o meno, a livello di tensione, il lungo riposo sostenuto dopo il rinvio della gara con l’Udinese.
Questo il pensiero di Giordano: “Non giocare contro l’Udinese può essere servito per recuperare. La Lazio è stata tra le prime ad andare in ritiro, non sono preoccupato. Il ritmo non si perde, sono tutti nazionali. E poi rientri per giocare il derby”.
L’UOMO PARTITA
“Immobile – prosegue l’ex bomber – vive un grande momento, è il simbolo della Lazio. Se si ferma lui, per noi diventa problematico scardinare le difese”.
LA SFIDA DEL CUORE
Giordano poi chiude ricordando la stracittadina che più gli è rimasta nel cuore, quella dal doppio volto del 28 novembre 1976: “Il mio derby più bello è stato il secondo che ho giocato. Segnai dalla linea di fondo, però tre giorni dopo morì Maestrelli…”.
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