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DERBY – Inzaghi e Di Francesco: calciatori, allenatori ma soprattutto tifosi

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Inzaghi e Di Francesco hanno tante cose in comune. Prima di tutto sono due allenatori. Due bravi allenatori. Anzi, due tra i migliori allenatori dell’ultima generazione. Sono ambedue alla guida di due squadre che li hanno avuti anche nei panni di calciatori: Lazio  e  Roma.

ENTRAMBI NELLA STORIA DEI RISPETTIVI CLUB

Due giocatori che sono entrati nella storia dei rispettivi club. E, dando un’occhiata alle statistiche, non è facile trovare tecnici/ex giocatori con queste caratteristiche. Ci sono precedenti, anche illustri. Ma qui stiamo parlando di due campioni d’Italia.

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PRIMA DI TUTTO TIFOSI

Infine, da non sottovalutare, Simone è dichiaratamente tifoso della Lazio, Eusebio della Roma. Nessuno dei due ha mai nascosto la propria passione. Forse più facile esternarla per Inzaghi, che ha vissuto tutta la sua carriera da tecnico con i colori bianco e celeste. Ma Di Francesco non ha mai nascosto la sua fede anche quando allenava il Sassuolo. E così oggi andrà in scena un derby singolare, non inedito, ma particolare. Sulle panchine di Roma e Lazio, due ex di Roma e Lazio.

I PRECEDENTI

Non è accaduto tante volte in passato. L’ultima fu con Bruno Conti contro Giuseppe Papadopulo. Era il 15 maggio del 2005 e il derby terminò, tra polemiche e proteste di entrambe le tifoserie, 0-0. Non ci sono tracce certe, invece, del primo derby con due allenatori/ex giocatori alla guida di Roma e Lazio. Probabilmente bisogna risalire al Campionato Romano (Divisione Nazionale, XI zona), stagione 1943-44, quando i giallorossi erano allenati da Guido Masetti e i biancocelesti da Dino Canestri. Quella partita, 9 gennaio 1944, finì 1-1, con gol del laziale Manola e di Amadei.

DUE MAESTRI DELLA TATTICA

Tornando a oggi, non vi è dubbio che Inzaghi e Di Francesco stiano (pesantemente) incidendo sul cammino delle loro squadre. Il laziale, che vanta un punto in più in classifica, può contare anche su un anno abbondante in più di lavoro con la propria squadra. Il romanista soltanto da inizio luglio e i lavori sono ancora in corso. A giudicare da quanto visto finora si annuncia una sfida carica di tante (belle) cose sotto l’aspetto tattico. Come ricorda Il Messaggero, Inzaghi parte sempre con il 3-5-1-1, Di Francesco con il 4-3-3. Due modi diversi di vedere il calcio ma un’idea comune: controllare la situazione. Il romanista affidandosi, ad esempio, a una linea difensiva molto alta, il laziale ad una un po’ meno rischiosa. Ma ciò che realmente conta è la minuziosa preparazione della partita di entrambi. È vero, tutti gli allenatori (quasi tutti) lo fanno ma guardando il loro lavoro si ha l’impressione che i due lo facciano con un’attenzione che sfugge a molti dei colleghi. Sfumature, trappole, mosse, contromosse e bluff. Il repertorio completo del bravo, e moderno, allenatore.

GRANDI INTENDITORI DI STRACITTADINE

E

, vista la posta in palio, non vi è dubbio che i due abbiano già studiato qualcosa di inedito. Perché qui non si tratta di vincere una partita ma il derby. E i due di derby romani se ne intendono. Il loro primo derby da avversari, come calciatori, è del 21 novembre 1999: Roma-Lazio 4-1, Di Francesco in campo nella ripresa al posto di Zanetti e Inzaghi dentro sei minuti dopo per sostituire Salas. Curiosità: il laziale non ha mai segnato alla Roma; il romanista ha fatto un gol alla Lazio, Lazio-Roma 3-3 del 29 novembre 1998. Una vita fa.

FOTO – LUIS NANI RINGRAZIA PER GLI AUGURI RICEVUTI

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