Le riserve biancocelesti hanno sorpreso lo stesso Inzaghi. Il tecnico della Lazio sapeva di avere una rosa competitiva ma non si aspettava a questi livelli. Tare la considera addirittura la rosa più forte e completa della sua gestione. Ma, tornando al tecnico, il rendimento delle seconde linee ha piacevolmente superato ogni sua aspettativa. L’allenatore biancoceleste ora ha qualche certezza in più anche in panchina.
PRESTO PER PRONUNCIARSI MA…
Vero che sette giornate di campionato (10 partite ufficiali) sono poche per dare sentenze e che ci sarà bisogno di altre verifiche. Ma, almeno per ora, la risposta a chi sostiene che la squadra capitolina ha solo 12-13 giocatori di valore e affidabili è stata perentoria. Una teoria ormai smentita dai fatti. Diversi titolari sono ancora fermi e contro la Juventus Inzaghi dovrà ricorrere ancora a qualche riserva.
UN TESORETTO IN PANCHINA
Tra i più convincenti Marusic, che giocherà sulla fascia destra nel 3-5-2. Dopo un inizio balbettante il montenegrino ha acquisito sicurezza e si sta rivelando un promettente vice-Basta. Confortanti anche le prestazioni di Patric. Lo spagnolo sembrava destinato a lasciare Formello e invece si è rivelato utilissimo come stopper di destra. Con la Juve potrebbe toccare di nuovo a lui dato che Wallace non è completamente guarito dalla lesione al polpaccio. Patric è in ballottaggio con Bastos, che corre verso il rientro. Oggi o domani, come riporta La Repubblica, l’ecografia decisiva. Inzaghi spera di averlo almeno in panchina ma non è escluso che possa giocare dall’inizio. Lui si sente bene e avrebbe voluto giocare anche con il Sassuolo. La difesa verrà completata da Stefan de Vrij e Radu. Inoltre, Luiz Felipe nelle ultime prove ha riscattato l’esordio negativo con il Vitesse. In panchina dovrebbe andare anche un’altra riserva preziosissima, il belga Lukaku. Arrivato anche il transfer di Pedro Neto, prima convocazione per il diciassettenne portoghese in vista.
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