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Moggi: “Lazio contro la Juve senza paura, vittoria sofferta e in parte fortunata”

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L’ex dg della JuventusLuciano Moggi, tramite il suo editoriale sul quotidiano Libero, ha parlato della vittoria della Lazio in casa bianconera.

Queste le parole di Moggi“Dopo due anni di imbattibilità la Juve cade proprio allo Stadium, dove sembrava invincibile. Un ko pesante, complice l’ottava vittoria su otto del Napoli. A farle lo sgambetto è stata la Lazio di Simone Inzaghi. Una squadra sbarazzina, salita a Torino senza timori reverenziali. Si potrebbe parlare di malasorte quando ad esempio Strakosha, con la Juve in vantaggio, sbagliava il rinvio colpendo Higuain e la palla sbatteva sulla traversa per poi tornare nelle mani del portiere laziale. Si potrebbe anche ricordare il palo colpito da Dybala o il rigore sbagliato dallo stesso argentino. 

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Ma sarebbe un torto per la meritevole truppa di Inzaghi: sono stati piuttosto la Juve e il suo mister a toppare. Ha sbagliato la Juve perché, dopo l’1-0, ha dato l’impressione di voler amministrare più che chiudere la gara, dietro sollecitazione del mister. Sembrava quasi che avesse timore di essere ripresa e, ad oggi, si trova in difficoltà a causa della forma precaria di alcuni giocatori, di Higuain che si marca da solo e delle deficienze difensive. Con 7 gol presi la retroguardia è la quarta del torneo”.

CRITICA AD ALLEGRI

E poi ancora: “Il Max queste negatività continua a chiamarle «cali di tensione», noi la pensiamo diversamente. Non è più il tempo in cui la Juve segna e poi irretisce l’avversario con il possesso palla. Negli uno contro uno si scopre più di una falla. Sembra che la carta di identità di Barzagli abbia detto stop e Chiellini e Buffon non bastino più. Bentancur, 20 anni, non ha ancora mestiere per proteggere la difesa e far ripartire l’azione. Si è persa insomma la sicurezza nei reparti che Dybala ha saputo spesso mascherare.

Eppure Paulo in una partita così importante è stato in panca fino al 20’ del secondo tempo ed è entrato quando la situazione è diventata pericolante.  Forse Max pensava si ripetesse il miracolo visto contro il Chievo quando Dybala, mandato in campo a metà ripresa, riuscì da solo a domare i veronesi. Ha invece impressionato la Lazio con Lucas Leiva, Milinkovic, Lulic e soprattutto con Luis Alberto: con le sue verticalizzazioni ha saputo mettere Immobile davanti a Buffon e Ciro, di nuovo il migliore in campo, non ha fallito”.

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