Inzaghi nella conferenza stampa di vigilia ha fatto il punto sulla questione che sta tenendo banco negli ultimi giorni, sottolineando l’impegno della società nella lotta al razzismo e condannando una piccola fetta di tifoseria
Questa sera la Lazio affronterà il Bologna nella gara valida per la decima giornata di Serie A. Il clima disteso e sereno è stato, almeno in parte, turbato dalle polemiche di questi giorni in seguito ad adesivi antisemiti. Questi, in particolare raffiguranti Anna Frank con la maglia della Roma, sono stati trovati in Curva Sud dopo la gara contro il Cagliari. Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza facendo il punto della situazione. “La Lazio è una società che si è sempre contraddistinta nella lotta al razzismo. Di iniziative ce ne sono state tante.
PUNIZIONE PER I RESPONSABILI
Purtroppo le mele marce — ha proseguito Inzaghi — ci sono e sempre ci saranno. Si tratta di una minoranza della tifoseria. In ogni caso è giusto condannare questi episodi. Contraccolpi? Non ce ne saranno. Dovremo andare in campo con la testa libera e con massima concentrazione”. Una tempesta a ciel sereno che si è abbattuta sugli uomini di Inzaghi. I biancocelesti questa sera, per dissociarsi dalle vergognose azioni di 15 persone, scenderanno in campo per il riscaldamento con una maglia in onore della ragazzina vittima dell’olocausto. Magliette con l’immagine di Anna Frank dunque, a testimonianza dell’impegno della società contro il razzismo e l’antisemitismo.
Questa sera la Lazio avrà quindi una motivazione in più, difendere quella lazialità che contraddistingue l’amore di un popolo, e non le azioni di pochi. Su tutti i campi verrà osservato un minuto di silenzio e verrà letto un brano del diario di Anna Frank. L’intenzione è quella di provare a sensibilizzare ulteriormente, semmai ce ne fosse bisogno, ogni tifoseria italiana su un tema che si dimentica troppo facilmente. In tutta questa tempesta mediatica, con Lotito che ieri si è recato in Sinagoga per porgere le sue scuse alla comunità ebraica, Inzaghi ha cercato di isolare i suoi ragazzi, che sicuramente non hanno beneficiato di tutto questo trambusto.
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