Lo vedi gonfiare la rete e pensi alla Grande Speranza Azzurra. Allo spareggio con la Svezia. A Marcus Berg, il bomber che fa paura, con la BBC che mostra evidenti tracce di ruggine. A Forsberg, il signorino degli assist del Lipsia, che l’anno scorso ne ha serviti 22. Guardi l’attaccante della Lazio Ciro Immobile e pensi a quei maledetti playoff che, con lui in campo, potrebbero diventare più agevoli.
PRIMA PERO’ LA LAZIO
Se non sarà a vita, poco ci manca. Immobile ha rinnovato fino al 2022. 2 milioni e mezzo a stagione con bonus e piazzamento Champions fino a tre milioni netti. Tra statistiche che spaventano, più degli svedesi e cifre del contratto, ci sono i numeri di Ciruzzo. Pazzeschi. In campionato 13 gol in 9 gare. 17 complessivi in 16 gare ufficiali tra Serie A, Supercoppa, Europa League e Nazionale. La media gol in campionato è da capogiro: prima del Cagliari era una ogni 60 minuti, dopo la doppietta ai sardi, è ritoccata verso il basso. Con la Lazio in questa stagione è sempre andato a segno, escludendo la gara con la Spal in casa e la mezz’ora a Nizza. 6 gol in 10 gare di Qualificazione Mondiale ne fanno il capocannoniere del girone. Una bella soddisfazione per chi sembrava perso in un calcio che non era il suo, tra Dortmund e Siviglia.
L’ACCOGLIENZA DEI TIFOSI
«Me sa che era mejo Lapadula». Così, un buon numero di tifosi laziali a fine luglio 2016, quando Tare decise di portarlo a Formello. 8,5 milioni più bonus di 500mila in caso di qualificazione in Europa League al Siviglia. In quei giorni si parlava solo di Lapadula e dei suoi 30 gol in 46 gare con il Pescara. Proprio il Pescara, dove tutto era iniziato per Immobile, con Zeman, Insigne, Verratti. Poi il Torino, la classifica dei cannonieri, la gloria e il Dortmund. Non va male, ma neanche bene. Una decina di gol, una buona Champions, ma non si integra. A Siviglia le cose vanno anche peggio.
IL CONSIGLIO DI VENTURA
Il neo ct della Nazionale, uno dei suoi papà calcistici che l’aveva lanciato a Torino, scuoteva la testa: «Gioca spalle alla porta, così non va, lui deve correre e ricevere». Inzaghi, sveglio e preparato, l’ha rimesso a posto, l’ha ricostruito col manuale di Ventura. E i risultati, come conferma La Nazione, sono sotto gli occhi di tutti. La Lazio è in sella con la Juve, -3 dal Napoli capolista, sogna la Champions e forse qualcosa in più. E Immobile, la Grande Speranza Azzurra, è l’uomo dei sogni. Laziali si, ma anche di un Paese intero. Ventura se lo coccola, a maggior ragione dopo l’infortunio di Belotti. Il Milan lo rimpiange, in estate ci ha provato ma Lotito ha detto «No». Alla fine di luglio i dirigenti rossoneri erano pronti a offrire 50 milioni. Giorni e notti di passione per i dirigenti biancocelesti prima di respingere l’offerta.
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