Sebastiano Siviglia, ex difensore della Lazio, ha assistito in Curva Nord alla vittoria dei biancocelesti sul Milan. Una domenica piena di emozioni, che l’ex calciatore ha voluto raccontare ai microfoni di Radiosei
SIVIGLIA IN CURVA NORD
“Ieri è stata una grande giornata, ma non ho visto la partita visto che ero in Curva. Da ultras sono rimandato. E’ stata un’esperienza donata da Fabrizio. Non me le ricordavo, l’ho incontrato in un locale. Abbiamo ricordato qualche aneddoto del passato. Ricordo nel febbraio del 2009, venivamo da 3 sconfitte consecutive, stavamo perdendo anche con il Torino. Io dopo aver segnato feci un gesto. Nell’esultare mi sono beccato una di quelle contestazioni da far paura. Quando Fabrizio e Franchino mi hanno chiesto di essere in Curva è stato bellissimo. E’ stato un’onore, attimi di vera gioia. Grazie a questi ragazzi“.
LA LAZIO E’ UNA SQUADRA, IL MILAN NO
“Stavo riflettendo sul migliore in campo. La tripletta di Ciro Immobile è stata incredibile, ma tutti hanno fatto bene a partire da Strakosha. Ho la sensazione è che ci sia una differenza importante tra Lazio e Milan. Noi siamo una squadra, con elemento come Leiva nuovo. I rossoneri mi sono sembrati solamente undici giocatori, senza armonia. La squadra di Inzaghi è compatta, quadrata, merito del tecnico e dei calciatori. Simone ormai è un anno e mezzo che fa grandissimi cose, la speranza è che possa arrivare al quarto posto. Le premesse ci sono, i segnali positivi ci sono. La squadra è rodata e di qualità”.
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