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Milinkovic, passa la paura. Niente di grave per il serbo

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Milinkovic-Savic: scongiurata la possibilità di un serio problema al flessore, sospiro di sollievo per lo staff biancoceleste. De Vrij e Basta si rivedranno in campo dopo la sosta

Sembrava più grave di quello che poi in realtà è stato, l’infortunio che ha costretto Sergej Milinkovic-Savic a lasciare il campo al minuto 63 di Lazio-Napoli. Il giocatore serbo aveva accusato durante il match un fastidioso problema al flessore. Simone Inzaghi, conscio delle due sostituzioni per infortunio già effettuate e appresa la situazione di emergenza, ha spinto per il cambio del classe ’95 (sul risultato di 1-3) evitando di rischiare per una partita che era già praticamente compromessa.

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Oggi però la situazione è decisamente migliorata. Non sono nemmeno stati necessari ulteriori esami per appurare che Milinkovic stesse bene. Scongiurati dunque problemi seri al flessore, il giocatore sarà regolarmente in campo nella sfida di domenica al Bentegodi contro il Verona di Fabio Pecchia. Situazione leggermente diversa invece per Dusan Basta (niente strappo per lui) che a causa di una lesione di primo grado starà fuori circa un mese, per Bastos (stiramento di primo grado, stop di 20 giorni) e per Stefan De Vrij, reintegrabile dopo la sosta per un problema muscolare che lo terrà fuori gioco per un paio di partite.

LUIZ FELIPE TITOLARE A VERONA

Emergenza piena in casa Lazio. Ecco perchè la decisione di dara un’occhiata al mercato degli svincolati non appare poi così azzardata e fuori luogo. Intanto, per fornire un responso certo sui tempi di recupero, lo staff effettuerà sabato dei nuovi esami per tutti gli interessati. Domenica a Verona Inzaghi recupera dunque Milinkovic e dovrebbe mettere in campo un 4-3-2-1, con Lukaku e Patric in corsia, e un’inedita coppia di centrali formata da Radu e dal brasiliano classe ’97 Luiz Felipe. Dopotutto, questo è ciò che passa il convento attualmente. Inzaghi deve saper gestire una situazione difficile con i pochi mezzi che si ritrova a disposizione, ma come lui stesso insegna, dedizione e lavoro pagano sempre. Dunque, tutti a lavoro e testa al Verona.

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