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Lukaku, da esubero a spaccapartite. L’arma in più della Lazio

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Jordan Lukaku è una delle piacevoli sorprese di questa Lazio. Grinta, sacrificio e scorribande sulla fascia è l’uomo che, subentrando, sta portando i migliori benefici alla squadra di Inzaghi.

Se nel corso della passata stagione aveva avuto non poche difficoltà nell’inserirsi all’interno degli schemi di gioco di Simone Inzaghi, in questo avvio di stagione Jordan Lukaku si è rivelato pressochè indispensabile per la Lazio. Basti pensare alla Supercoppa italiana del 13 agosto. L’esterno belga fa il suo ingresso in campo al minuto 75 sul risultato di 2-0 in favore dei biancocelesti. Partita che sembrava praticamente chiusa, salvo poi essere  drasticamente riaperta dalla doppietta-lampo di Dybala. In quel momento, lì dove anche il più ottimista dei laziali avrebbe pensato a un crollo degli uomini di Inzaghi, Lukaku continua a crederci. Il belga scambia centralmente con Luis Alberto, e dopo un coast to coast sulla sinistra supera De Sciglio mettendolo a sedere e depositando al centro dell’area il pallone che Murgia deve solo spingere in rete.

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LUKAKU BIS

Se non bastasse questo episodio a inquadrarlo come spacca partite, ecco servito il bis. Dopo un inizio di campionato vissuto da gregario come vice Lulic, Inzaghi lo getta nella mischia al 21esimo della ripresa nel posticipo di Marassi contro il Genoa sul risultato di 1-1. Pronti, via e il belga sfiora subito il gol con una conclusione sottoporta neutralizzata da Perin. Quindi appena sei minuti dopo il suo ingresso in campo, Lukaku sfonda sulla sinistra e dopo aver scartato di forza Lazovic serve a Immobile la palla del momentaneo 1-2. Se è vero infatti cheil ruolo di gregario pare essere la routine nella stagione del belga, è altrettanto vero che un giocatore con la sua forza fisica straripante e dalla corsa instancabile è per Inzaghi un’arma decisiva.

 

Inzaghi, dopo aver visto partire Keita destinazione Monaco, sembrava aver perso all’interno della sua rosa quel profilo di spacca-partite tipico dello spagnolo. Jordan Lukaku, da sempre etichettato come il meno talentuoso dei fratelli, ha iniziato la stagione in corso con dedizione e sacrificio, di cui già in due occasioni si sono visti i frutti. Certo, difficile rinunciare a Senad Lulic, uno dei senatori della squadra e uno di quelli inseriti a pieno ritmo negli schemi del tecnico piacentino. A ogni modo la stagione è lunga e piena di impegni, e c’è da scommetterci: Inzaghi saprà dargli le giuste chances. Nel frattempo, Jordan si è preso la sua personale rivincita.

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