Sfatare un tabù, lanciare la Lazio in campionato e confermarsi tra gli allenatori più promettenti della serie A. Questi gli obiettivi del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi. L’allenatore piacentino però non ha mai battuto il rivale, Vincenzo Montella. Negli ultimi tre confronti, uno con la Sampdoria e due con il Milan, tre sconfitte per il mister laziale. E domenica conquistare i tre punti sarà ancora più difficile visto il mercato stellare dei rossoneri.
Corsi e ricorsi storici riportano ai derby di fine anni ’90. Allora i due tecnici si sfidavano a colpi di scudetto. La loro rivalità nasce proprio in quel periodo. Inzaghi era l’attaccante protagonista di un tricolore strameritato, a volte bomber di riserva di Salas e Mancini. Montella invece era il centravanti di qualità, spesso utilizzato a gara in corso da Capello. Il romanista si è ritirato nel 2009, il laziale invece l’anno successivo. Entrambi, qualche mese dopo, hanno intrapreso la carriera di allenatori. Inzaghi ha iniziato dagli Allievi della Lazio, il napoletano dai Giovanissimi giallorossi.
Come riporta Il Tempo, Inzaghi già si è tolto parecchie soddisfazioni. Ha allenato la Primavera più forte d’Italia, vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Montella si è aggiudicato la prima edizione del Viareggio Junior Cup. Dopodiché ha subito iniziato dalla panchina dei grandi al posto di Claudio Ranieri, prima di passare alla guida di Catania, Firenze e Genova. Inzaghi, invece, è stato chiamato da Lotito per sostituire Pioli il 4 aprile del 2016. Da quel momento Simone è diventato grande. Ha stupito l’ambiente e strappato applausi anche dagli addetti ai lavori. Domenica Lazio-Milan. Il tecnico laziale proverà a vendicarsi. Simoncino sogna lo sgambetto all’areoplanino.
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