Tre partite in dieci giorni, la Lazio non conosce pause. L’ordine è cercare di arrivare alla sosta del 7 ottobre nel migliore modo possibile gestendo le forze. Ci sarà bisogno di ricorrere al turnover ma stando ben attenti a non sottovalutare gli avversari. L’incontro con il Vitesse ha fatto capire molte cose a Inzaghi. Stravolgere la formazione può essere rischioso. Per cui il tecnico biancoceleste opterà per una rotazione più ragionata. Il tour de force riprenderà domenica al Bentegodi contro l’Hellas Verona.
Appena quattro giorni dopo, giovedì 28 settembre, come ricorda Il Messaggero, la Lazio sarà di nuovo in campo. Esordio all’Olimpico in Europa League contro lo Zulte Waregem. La gara verrà disputata a porte chiuse per le sanzioni inflitte dell’Uefa per i cori razzisti del 10 marzo 2016 contro lo Sparta Praga. La gara con i belgi potrebbe essere l’occasione buona per vedere all’opera i giocatori scesi in campo di meno. Sarà la volta buona per Crecco, Patric e Nani, recuperato ormai dall’infortunio al ginocchio (ieri era tra i convocati per il match con il Napoli). Tre giorni dopo, di nuovo sul terreno amico per affrontare il Sassuolo. Un tabella di marcia impegnativa. Le alternative ci sono e finora hanno dimostrato di essere all’altezza. Solo in difesa sarà emergenza, visti gli infortuni di ieri sera, ma Inzaghi è stato chiaro: «Bisogna fare di necessità virtù» e soprattutto puntare sul gruppo.
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