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Agostinelli: “Inzaghi è la più grande vittoria di Lotito e Tare”

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Per parlare della vittoria della Lazio sul Milan l’ex biancoceleste Andrea Agostinelli è intervenuto ai microfoni di Radiosei.

SU LAZIO-MILAN

“Una gara impeccabile perché Inzaghi ha giocato semplice, in quella che è la forza della Lazio. Il Milan invece ha fatto il contrario. Essendo compassata a centrocampo e ancora non capendo che deve giocare a tre dietro. I rossoneri con quel palleggio lento e accentuato hanno favorito le caratteristiche dei biancocelesti. Il segreto di tutte le squadre è che tutti quanti devono dare una mano. Immobile rincorre tutti, Luis Alberto anche da vero centrocampista. Il Milan con Biglia e Montolivo, che non possono giocare insieme, ha favorito troppo gli avversari che si infilavano da tutte le parti. Bonucci? È un grandissimo giocatore ma nella Juventus era molto coperto dagli altri due centrali. A quattro fa più fatica non avendo tanta esplosività perché ha bisogno sempre di qualcuno vicino. Come sa giocare lui a calcio non lo sa fare nessuno tra i difensori, ma in fase difensiva ha qualche carenza”.

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SUI SINGOLI

“Quest’anno la Lazio ha ripreso con l’approccio giusto e Inzaghi sta facendo il suo dovere. Ha un Luis Alberto in più e non è poco, perché quando torneranno Nani e Felipe ci sarà tanta qualità. Ieri in campo c’erano tanti incontristi che rendevano la squadra tosta, e Luis Alberto e Milinkovic che aggiungevano qualità. Lucas Leiva? È una sicurezza, non dà all’occhio ma in mezzo al campo si sente e parecchio. Ha caratteristiche diverse da Biglia e per adesso sta facendo bene”.

SU IMMOBILE

“La grandezza di questo giocatore, che vede la porta come pochi, è che va palla al piede ma attacca anche lo spazio. È un giocatore completo, fa gol di testa, in acrobazia, dà una mano anche in fase difensiva. Si sta completando ed è ancora troppo sottovalutato”.

SU INZAGHI

Simone mi piace molto perché in questo momento guarda poco l’estetica del calcio ma le caratteristiche della sua squadra. Quando ha possibilità di saltare il centrocampo va direttamente da Milinkovic visto che non ha qualità per far partire l’azione da dietro”.

SU ANDERSON E NANI

“Sono problemi dell’allenatore e meno male che li ha. Se si vuole diventare grandi non si deve pensare a chi togliere, ma con la difesa a tre almeno uno deve stare in panchina”.

POI ANCORA SU INZAGHI

“In ogni caso a sceglierne soltanto undici mi trovo in difficoltà. Se la Lazio dovesse arrivare in Champions League, Inzaghi meriterebbe una statua. Ma vediamo alla lunga quando verrà fuori il valore dell’intera rosa. Aver promosso Inzaghi in prima squadra è la vittoria di Lotito e Tare
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