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SUPERCOPPA – Lulic alla prima ufficiale da capitano

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Da piccoli tutti sognano di indossarla, magari con la maglia numero 10. Eppure, oggi come oggi, la fascia da capitano con sempre più partite e i turnover obbligati ha un valore più simbolico che reale. Ormai non c’è una figura che spicca più delle altre. Ora si parla di leader, di veterani. Specie nella Lazio dove la fascia ultimamente si è poggiata su troppe braccia.

DA NESTA IN POI UNDICI CAPITANI

Dall’addio di Nesta, avvenuto nel 2002, sono undici i giocatori promossi capitano. Una squadra intera. Ora però la fascia è stata consegnata a un simbolo, uno col quale i tifosi si identificano. Contro la Juventus sarà la prima di Lulic capitano. L’eroe del derby più importante della storia esordirà nel nuovo ruolo in una finale.

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I CAPITANI CHE HANNO FATTO LA STORIA

Nella sua ultracentenaria storia la Lazio di capitani ne ha avuti tanti. Alcuni indimenticabili. Il primo fu Sante Ancherani, centrattacco della Lazio nei primi anni di vita. Fu lui a segnare i primi tre gol nel derby romano (Lazio-Virtus 3-0). Pur non essendo romano incarnerà la lazialità fino alla morte. Da Ancherani a Silvio Piola, miglior marcatore di sempre del campionato italiano, passando per Bob Lovati, che in biancoceleste ha coperto vari ruoli fra campo, panchina e scrivania. Pino Wilson, che aveva la fascia nell’anno del primo scudetto. Fu Mimmo Caso invece il capitano di una delle squadre più amate di sempre, quella dei -9. Più recenti le figure di Signori (unico ad aver vinto tre volte la classifica cannonieri in biancoceleste), Nesta (il capitano più vincente di sempre) e Favalli (suo il record di presenze con 401 apparizioni totali). Da quando, nel 2004, è diventato presidente Lotito, sono nove i giocatori che hanno indossato la fascia, di cui quattro stranieri (Couto, Cesar, BigliaLulic).

CAPITANI VINCENTI

Contro la Juventus Lulic ha la possibilità di alzare subito un trofeo. Per ora sono sette i capitani della Lazio ad aver vinto un titolo. Curiosamente però non sempre sono stati loro a ritirare il premio. Lovati, per la Coppa Italia del 1958, fu il primo, poi Wilson con lo scudetto del 1974. Nel 1998 toccò a Fuser, capitano solo per pochi mesi, alzare al cielo la Coppa Italia. Con la cessione di Fuser la fascia passò a Nesta, che infortunatosi ai mondiali francesi del 1998 dovette saltare la Supercoppa con la Juventus. Il trofeo venne ritirato da Marchegiani. Nesta si rifarà con la Coppa delle Coppe e altri quattro titoli. Nel 2004, quando la Lazio si impose nella finale di Coppa Italia contro la Juventus, il capitano era Favalli, e siamo a cinque.

L’ERA LOTITO

Nell’era Lotito, curiosamente, i trofei sono spesso stati alzati in coppia. Nel 2009 il capitano era Rocchi, che però non aveva la fascia al braccio quando vinse i due trofei da biancoceleste. Nella finale di Coppa Italia, come ricorda La Gazzetta dello Sport, entrò solo a gara in corso. La fascia era indossata da Ledesma, ma il trofeo lo ritirarono insieme. Pochi mesi dopo in Supercoppa Rocchi fu decisivo segnando il gol del 2-0 all’Inter (partita poi vinta 2-1), ma uscì a gara in corso lasciando i gradi di capitano a Siviglia (poi alzarono assieme il trofeo). Il 26 maggio 2013 l’onore toccò a Mauri, settimo e ultimo capitano ad aver vinto con la Lazio. Con Lulic i capitani vincenti sarebbero quindi sette più uno, cioè 71, numero che non è nuovo nel suo destino. E nel calcio, si sa, i segnali contano parecchio.

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