E’ arrivato in punta di piedi negli ultimi giorni di mercato della scorsa sessione estiva. L’etichetta di erede di Candreva che si portava addosso non gli si addiceva più di tanto, anzi quasi per niente. Le differenze a livello tecnico e di collocamento con l’esterno della Nazionale Italiana erano evidenti e note ai conoscitori di calcio. Ma Luis Alberto ha continuato a lavorare sodo, cercando di convincere Inzaghi ad utilizzarlo con continuità. E soprattutto a trovargli una collocazione adatta in campo. Un finale di stagione in crescendo, poi questa estate la svolta: Inzaghi lo sposta 20 metri più indietro, nel ruolo di regista che è stato di Lucas Biglia. I risultati? Molto incoraggianti.
LA FIDUCIA DI INZAGHI
Mister Inzaghi nella seconda parte della stagione aveva usato toni al miele per descrivere l’impegno e l’abnegazione di Luis Alberto. “Mi sta mettendo molto in difficoltà, si allena bene ed è difficile lasciarlo fuori“. Quel goal al Genoa ad impattare una partita che sembrava compromessa e tante belle giocate, da trequartista puro. I ritmi frenetici del calcio italiano e il gioco compassato dello spagnolo però non lo rendono troppo adatto a ricoprire quel ruolo. Questa estate poi, a partire dal ritiro di Auronzo, l’intuizione del tecnico della Lazio: abbassare il raggio d’azione del classe ’92 di una ventina di metri ed utilizzarlo come regista puro. Dapprima per necessità, vista l’assenza e poi la cessione di Biglia. Poi per scelta, date le prove positive offerte da Luis Alberto, soprattutto contro Spal e Bayer Leverkusen.
CARATTERISTICHE E FUTURO
G
rande qualità e tanta tecnica sono i suoi punti di forza da sfruttare in quella zona di campo, abbinate ad una visione di gioco impostata su un’innata capacità di giocare sempre a testa alta. Ovviamente ha le sue lacune, soprattutto dal punto di vista difensivo. A differenza di Biglia, lo spagnolo dà molto meno in fase di non possesso, ma rispetto all’argentino cerca di verticalizzare subito l’azione, con giocate da trequartista puro. Dovrà lavorare molto Luis Alberto, soprattutto in fase d’interdizione, ma ha la tenacia e la volontà giusta per migliorare. A recuperare palloni ci penserà Lucas Leiva, suo amico dai tempi di Liverpool. Inzaghi ci crede, lo spagnolo in quel ruolo piace e si piace. Il regista della nuova Lazio potrebbe essere proprio lui.
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