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La difesa della Juventus balla: Supercoppa prova generale

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Il faccia-a-faccia EriksenBuffon era un inedito da tempo. L’infilata del Tottenham nel secondo gol di Wembley ha messo a nudo la situazione attuale e le necessità impellenti. La difesa della Juventus va rivista, un innesto lì dietro ci vuole. Eccome se ci vuole: per chiudere, per dare turnover e non sottovalutare la situazione.

FIDUCIA A CHI C’E’

Eppure la Juventus, decisa a non sbloccare la difesa a quattro, non considera una priorità un nuovo innesto. Va data fiducia a Rugani e due coppie di centrali bastano visto che la difesa a tre verrà fatta in casi estremi. Però il volto di Buffon diceva tutto. E fra pochi giorni c’è la Supercoppa contro la Lazio. La sensazione è che nel muro bianconero attuale si sia aperta una breccia. Nel frattempo Chiellini riflette e dice che la squadra è migliorata. Ma serve tempo. Allegri dopo la sconfitta con gli Spurs ha parlato di buon test ma allo stesso tempo ha dichiarato che «abbiamo subito un’altra volta gol, tra l’altro in maniera molto simile rispetto agli altri in questo precampionato».

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UNA DIFESA DA REGISTRARE

Detto di Neymar a passeggio nell’area juventina nella tournée americana, ecco che il primo gol di O’Ney in quel Barça-Juve ha similitudini con gli altri. Centrali fermi e l’esterno che cerca di mettere una toppa. O quello preso da Kane in cui tutti sono in ritardo o altrove, con Khedira che deve recuperare, Rugani (giustamente) sull’altra punta, e Trapper libero di crossare. O ancora, il gol subito da Dzeko a Boston, quasi fotocopia di una situazione precedente. Feeling ancora in gestazione o ruga strutturale? Certamente non è questa la classica difesa juventina, quella che è stata la migliore per anni. E che è arrivata a Cardiff da meno battuta della Champions. Tutta colpa della cessione di Bonucci? Il feeling fra lui e gli altri era unico. Sostituirlo al meglio sarà il modo migliore per non sentirne la mancanza. Sette gol subiti in quattro gare. Il conto precampionato è questo: Barça, Psg, Roma e anche Tottenham. Troppo.

LA DECISIONE DOPO LA SUPERCOPPA

La Juventus non è assolutamente preoccupata. Anche perché nei giorni precedente al Tottenham ha aumentato i carichi di lavoro con inevitabili conseguenze sulle gambe. Mancanza di reattività, uomini sempre in ritardo. Un piccolo allarme c’è e la gara di Supercoppa Italiana servirà a prendere una decisione. Eppure un uomo in più servirebbe. Per il turnover, per gli acciacchi che capitano, perché va bene dare fiducia a chi c’è ma anche stimolarli con un innesto non è male.

I CANDIDATI

Come riporta La Gazzetta dello Sport si è parlato spesso di Manolas, ma per ora solo un’idea. Il giocatore era già dello Zenit ma poi è tornato improvvisamente alla base, non si sa se per restare o no. C’è sempre de Vrij con il contratto in scadenza nel 2018. Il nome del laziale è stato il primo ad entrare in ballo nel momento in cui era stata ventilata l’ipotesi di partenza di Bonucci. Ma con la Lazio già si sta trattando per Keita, quindi l’affare è complicato oltre alle resistenze di Lotito. Dalla Spagna considerano Gimenez incedibile (ha prolungato con l’Atletico Madrid fino al 2021) e così Garay resta sempre sullo sfondo. Con il Valencia ci sono contatti per Cancelo e per Rincon, così il centrale argentino con passaporto spagnolo resta pienamente in corsa nel caso in cui quel «no» attuale diventi un «sì».

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