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Simone Inzaghi: è lui l’oro di Lotito

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Dategli della materia prima su cui lavorare e state pur certi che la modellerà a dovere. Indipendentemente dalla qualità di partenza. Simone Inzaghi il trasformista. Spesso ha fatto di necessità virtù adattando giocatori o inventando loro nuovi ruoli. Sono in tanti quelli che hanno tratto giovamento dal tocco magico del tecnico della Lazio.

IL TOCCO D’ORO DEL TECNICO

L’ultimo in ordine di tempo è Luis Alberto. Lo spagnolo, arrivato a Roma per sostituire Candreva, ha passato un anno al buio. Quest’estate la nuova luce grazie all’invenzione del tecnico biancoceleste che lo piazza regista basso. Più per la necessità dovuta alla partenza di Biglia, sostituito con Leiva che ha caratteristiche differenti, ma sta di fatto che l’intuizione di Inzaghi è stata perfetta. Luis Alberto ha risposto presente, stupendo tutti. Da oggetto misterioso ad acquisto estivo. E Milinkovic? Quasi mai utilizzato nelle sette gare della stagione 2015, l’anno scorso è stato la rivelazione del campionato. Un diamante lucente. Lotito già si frega le mani per la pioggia di soldi che arriveranno da una eventuale cessione. L’allenatore della Lazio gli ha ritagliato una porzione di campo. Non una semplice mezzala. Sergej è il destinatario del rilancio del portiere, uomo di lotta e di governo. Sa usare il fisico, ma ha anche il tocco magico nel servire palloni alle punte.

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UNA SQUADRA RITROVATA

Spesso, come riporta Il Messaggero, attaccante aggiunto. Pazza idea a cui più volte ha pensato Inzaghi: Milinkovic novello Ibrahimovic. A fortune alterne gli esperimenti su Felipe Anderson. Sublime seconda punta contro il Leverkusen: assist, gol e giocate da applausi. Un po’ meno quando il tecnico ha provato a farlo giocare alla Cuadrado. Il brasiliano ha meno attitudine al sacrificio, è più portato all’attacco. A proposito di punte, Immobile è risbocciato in tutta la sua bellezza. Ora alterna il mantello da principe biancoceleste a quello azzurro della Nazionale di Ventura. Facile il compito con Keita. È bastato poco per trasformalo nell’attuale stellina inseguita da Juve, Inter e Milan. Hoedt spesso si arrabbia perché gioca poco ma dovrebbe ripensare al fatto che Inzaghi gli ha regalato la regia arretrata. Motivo per cui diventa spesso importante nell’undici iniziale. E un grazie glielo devono urlare anche Bastos, Lukaku e Patric. Tre carneadi trasformati in giocatori. E poi i giovani. Una Primavera di bellezza, ricco bacino da cui pescare e da cui ottenere soldi. E’ Inzaghi l’oro di Lotito.

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