In conferenza stampa un amareggiato Massimiliano Allegri ha commentato la sconfitta in Supercoppa Italiana contro la Lazio.
Queste le parole di Allegri: “Ci deve servire da lezione, perché abbiamo iniziato una nuova stagione, sicuramente stiamo lavorando abbastanza e quindi non siamo brillanti, però bisogna attaccare velocemente la spina perché domenica inizia il campionato e non possiamo permetterci passi falsi. Quindi bisognerà farsi un esame di coscienza e mettere da parte quello che la squadra ha fatto in questi anni, in questo ultimo anno. Sono cose che rimangono scritte, ma inizia un’altra stagione dove siamo alla pari con tutti e quindi bisogna avere una verve, una cattiveria diversa in quello che facciamo. Perché anche stasera abbiamo subito tre gol e Buffon ha fatto ottime parate. E la Juventus di solito concede pochi tiri all’avversario. Bisognerà anche rivedere qualcosa”.
Cosa ti preoccupa di più e cosa salvi?
“Niente, sono passi e momenti della stagione. Quindi bisogna solo analizzare, continuare a lavorare in totale serenità ed equilibrio. Potevamo andare ai supplementari e magari il risultato sarebbe cambiato, ma la prestazione sarebbe rimasta la stessa. I ragazzi lo sanno, noi dobbiamo lavorare sulla prestazione. Nel momento in cui non riesci a giocare o hai delle difficoltà perchè la Lazio pressava molto bene e chiudeva molto bene, non devi prendere gol così. Lo puoi prendere il gol, ma non in questo modo. Bisogna rimettersi a posto e lavorare. Salvo i primi 10 minuti e la reazione degli ultimi 20 minuti, mezz’ora. Con i cambi che avevamo stasera, portare la partita in alla fine equilibrio alla fine voleva dire vincerla, o creare i presupposti per vincerla. Infatti dopo la punizione, dopo alcune situazioni favorevoli, addirittura dopo il 2-2 abbiamo cercare di andare subito a fare il 3-2, invece bisognava portarla ai supplementare perchè avevamo mezz’ora per vincerla. Ma ripeto, la prestazione non sarebbe cambiata”.
E’ sembrato mancare quello spirito che ha caratterizzato questa squadra negli ultimi sei anni. Hai segnali in questo senso?
“I cali di tensione anche se ci sono bisogna saperli sfruttare al meglio, nel senso che va ribaltata la situazione. Bisogna essere bravi a riattaccare la spina. Rispetto a due anni fa, quando abbiamo vinto in Cina contro la Lazio, poi abbiamo fatto dieci partite un disastro. Che questa ci serva almeno da lezione, ma non a chiacchiere, con la testa, bisogna riattaccare. Ho 20 giocatori a disposizione di movimento più i portieri e in questi 20, 10-11 che domenica andranno in campo contro il Cagliari con la voglia e soprattutto con la determinazione, li troverò in settimana, questo è poco ma sicuro”.
Perchè Barzagli terzino, l’esclusione di Douglas Costa e di Marchisio che era sembrato il più brillante?
“Barzagli terzino perchè c’era possibilità di costruire a tre e soprattutto mi garantiva le marcature preventive nelle ripartenze della Lazio. Douglas Costa è un pochino indietro di condizione rispetto agli altri, lui è entrato quando c’era bisogno di uno con queste caratteristiche. Sicuramente ha caratteristiche diverse da Cuadrado, è molto più offensivo, molto meno difensivo. In questo momento ci mancano le gambe, non c’è la condizione ottimale ed era un rischio, anche in previsione dei cambi, con la partita che poteva andare ai supplementari. Per quanto riguarda Marchisio, ho scelto Pjanic e Khedira, questo non vuol dire che Marchisio non sia migliorato di condizione. E’ un giocatore recuperato e sarà un giocatore importante per la stagione”.
Hai visto la rabbia di Cardiff stasera?
“Stasera no. Abbiamo giocato bene 10 minuti, molto bene, allargando il gioco, entrando centralmente, poi ad un certo punto ci siamo spenti. Capita di fare delle brutte partite, ma non ti puoi esporre al contropiede a campo aperto, a perdere delle palle quando eravamo tutti aperti. Quando trovi le difficoltà la partita devi portarla al secondo tempo e infatti quello che è successo nell’ultimo minuto col 3-2, era quello che era success dal 10° del primo tempo al 45° del primo tempo, la stessa situazione: in un minuto abbiamo beccato gol, lì eravamo schierati. Dobbiamo riattaccare la spina velocemente a livello mentale. Bisogna trovare subito le energie per riattaccare la spina. Ma i ragazzi sono responsabili e lo sanno”.
E’ possibile che questa Juve debba segnare un gol più degli avversari e non più gestire le partite come prima?
“Non è questione di fare un gol più degli avversari. Sabato inizia il campionato: l campionato dice che la squadra che vince lo Scudetto ha sempre la migliore difesa, perchè le prime 3-4 squadre del campionato viaggiano tra i 65 gol e gli 80 gol e qualcuno ne fa anche di più. Quindi vince chi subisce meno gol. Queste sono le statistiche del campionato italiano negli ultimi anni”.
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