Per dire la sua sulla finale di Supercoppa di domenica prossima tra Lazio e Juventus, è intervenuto Davide Ballardini.
L’ex allenatore biancoceleste è uno che del trofeo se ne intende, avendolo già conquistato, oltretutto anche lui contro una grande squadra. Quella sera dell’8 agosto 2009, nella splendida cornice del ‘Bird’s Nest’ di Pechino, lui e i suoi ragazzi scrissero una pagina importantissima della storia biancoceleste, alzando al cielo la coppa e riscattando così un campionato decisamente al di sotto delle attese. Un riscatto avvenuto in grande stile, visto che ad uscire battuta fu nientemeno che l’Inter di Mourinho, quella che di lì a qualche mese avrebbe conquistato il Triplete. Un riscatto che domenica i capitolini proveranno a bissare, stavolta contro i bianconeri di Allegri, e sul fatto che possano riuscirci nutre pochi dubbi Ballardini.
Il quale, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport a firma di Elmar Bergonzini, fa un parallelo tra la sua squadra e quella di Inzaghi: “Questa Lazio è molto più competitiva della mia. Ha giocatori giovani, ambiti dalle migliori squadre europee. Noi avevamo una squadra anziana, molti erano a fine carriera”. Contro la Juventus, invece, la Lazio avrà a disposizione la freschezza di Immobile, il talento di Milinkovic e la fantasia di Anderson che, secondo l’ex tecnico biancoceleste, “sono in grado di segnare a chiunque, anche a una squadra come la Juventus”. Non dovrebbe servire un’impresa dunque, ma basterà giocare da squadra e sperare che la fortuna ci metta del suo, come a Pechino: “Molti dicono che fummo fortunati per il gol di Matuzalem, ma in realtà fummo fortunati in varie occasioni. Sono convinto che la Lazio ce la possa fare anche questa volta”. Un augurio che si fa anche Inzaghi, sognando un’altra apoteosi.
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