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Luca Toni-Hellas Verona: dopo quattro stagioni è divorzio

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Non è un addio al miele quello di Luca Toni al Verona. L’ex attaccante, campione del mondo a Berlino 2006, ha chiarito i motivi del divorzio dall’Hellas.

L’accusa: «Il direttore sportivo Filippo Fusco mi ha detto ‘qui comando io, qui decido tutto io’. E ho capito che per me non c’era motivo di continuare».

L’addio: «Ho trovato davanti a me un muro e mi sono sentito ferito. E certe cose non me le ha dette, che so, un Rummenigge. Ringrazio il presidente Setti che stimo umanamente, ma se non c’è condivisione e possibilità di dare almeno qualche consiglio, io qui non posso crescere».

L’affondo: «Non è colpa mia se mi chiamo Luca Toni o se Luca Toni in giro viene cercato più di chiunque altro. Io non volevo essere un peso e sono venuto qui con umiltà».

Sulla promozione: «La promozione di quest’anno non è un’impresa. La vera impresa è stata quella della Spal. Noi avevamo 14 milioni di monte ingaggi ed era una cosa che avevo fatto notare in società».

Sulla campagna acquisti: «A mio avviso Cassano sarebbe stato prezioso per l’Hellas. Qui c’è bisogno di gente esperta per la A e lui sarebbe arrivato con lo spirito giusto».

I ringraziamenti: «Qui mi sono trovato benissimo. Il titolo di capocannoniere e la festa per il mio addio sono i ricordi più dolci. Porterò sempre questa città e l’Hellas nel mio cuore».

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