È giovanissimo ma il portiere della Lazio Thomas Strakosha sembra già un veterano. Un ossimoro per uno che ha appena ventidue anni. Da quando è diventato titolare ha acquisito personalità, e continua a crescere. Vargic resta alle sue spalle nonostante abbia otto anni in più. Perché la porta non conosce età.
IL GRAN LAVORO DEL PREPARATORE GRIGIONI
In fila ci sono il ventunenne Guerrieri, ritornato dal prestito al Trapani, e il ventenne Adamonis, appena passato alla Salernitana. Strakosha in confronto sembra un gigante. Si sente quasi una chioccia per i suoi colleghi. Durante gli allenamenti è il primo a complimentarsi per una parata degli altri. «Dai, dai», li sprona senza sosta. Come riporta Il Messaggero spesso si rimprovera da solo quando prende un gol. Un tour de force quello a cui li costringe il preparatore Grigioni che per l’occasione si è portato anche un aiutante dalla Primavera, Zappalà. Quattro portieri sono tanti da allenare. Sono i primi a scendere in campo e gli ultimi a lasciarlo. Il tecnico non si accontenta mai, li corregge in continuazione. Anche quando la parata è da applausi, lui si ferma e dà consigli.
LA CRESCITA DEL PORTIERE ALBANESE
A Strakosha chiede continuamente di essere più reattivo anche se scatta come una molla. Smussa ogni piccola imperfezione, il ruolo del portiere è fondamentale. Richiede attenzione e responsabilità continue. Per questo spesso urla a Thomas: «Mi fai perdere entusiasmo anche a me così, più sveglio devi essere». Eppure a vederlo da fuori sembrava un grillo. Sembra un altro. Lo scorso anno non sapeva neanche come prendere posizione tra i pali. Oggi elargisce consigli agli altri.
GLI ALTRI PORTIERI
P
er Guerrieri, invece, l’esperienza al Trapani, non è stata facile. Deve ritrovare la fiducia. I mezzi tecnici ci sono sempre stati, non a caso è ancora uno dei giovani più promettenti. Certo però che non può essere una eterna promessa, deve trovare la sua strada. Difficile possa essere quella biancoceleste. Ha bisogno di campo ma alla Lazio non ne troverà molto. Il preparatore spesso gli corregge la posizione di partenza. Anche Vargic ha fatto passi in avanti, resterà come terzo. Grigioni è una sorta di padre per tutti loro. Li accudisce dentro e fuori dal campo. E spesso lo fa anche con il suo vice. Inzaghi in rosa, al momento, può contare quattro portieri considerando anche Marchetti. Al momento l’ex cagliaritano sta lavorando a Formello, il suo futuro è alquanto incerto. La Lazio vorrebbe mandarlo altrove ma non è facile trovare una squadra.
L’UNICO PUNTO FERMO E’ STRAKOSHA
L’unica certezza è che Strakosha sarà il titolare della prossima stagione. L’idea di un altro giovanissimo dietro Thomas affascina, ma i due sono forse ancora troppo acerbi per un ruolo così delicato. Alla Lazio servirebbe un secondo di esperienza, uno che non abbia velleità da prima donna ma che al tempo stesso deve farsi trovare pronto nelle diverse occasioni che si presenteranno. Strakosha è bravo, ma in una stagione con tre competizioni è lecito lasciargli margine di crescita. Soprattutto è fisiologico per un portiere avere una fase di scarico. Uno dietro esperto sarebbe l’ideale. Consiglio dato dallo stesso preparatore a chi di dovere.
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