E’ finito alla sbarra, con l’accusa di duplice omicidio, un ex giovane promessa del Parma.
“Un delitto agghiacciante e orribile“: non ci sono parole migliori di quelle usate dal procuratore capo della Procura della Repubblica di Parma Salvatore Rustico per definire l’atroce gesto compiuto da Solomon Nyantakyi, arrestato mercoledì mattina verso le 9 nella stazione Centrale di Milano. 21 anni, ghanese, ha confessato per iscritto le proprie colpe: è stato lui a uccidere la madre Patience Nfum e la sorella undicenne Magdalene Nyantakyi nel loro appartamento di via San Leonardo.
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alle indagini è stato accertato che il delitto s’è consumato intorno alle due del pomeriggio di martedì 11. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, la polizia ha potuto riscontrare la presenza del ragazzo sulla scena del crimine proprio in quella fascia oraria, quando alcuni vicini hanno avvertito delle grida.
Nyantakyi, sostengono gli inquirenti, ha sferrato numerosi fendenti con una serie di coltelli trovati in casa (e poi prontamente ripuliti), sia alla madre che alla sorella undicenne. “È un delitto agghiacciante e orribile. Le donne sono state colpite tante volte, con accanimento. È stato spinto da qualcosa d’irrefrenabile” ha affermato il procuratore Rustico.
Ancora oscuro al momento il movente del massacro compiuto da Solomon, con un passato nelle giovanili del Parma, in cui si era rivelato un giocatore promettente, tanto da essere convocato in prima squadra. Dopo il fallimento della società crociata di Ghirardi nel 2015, però, sono iniziate le sue peregrinazioni nelle serie minori, interrotte dall’uso di droghe leggere e da una serie di problemi comportamentali, che lo hanno spinto sempre più lontano dal mondo del pallone.
Episodi che non riescono tuttavia a spiegare il gesto compiuto dal ragazzo, la cui famiglia non aveva mai dato problemi alle forze dell’ordine. Forse all’origine dell’omicidio un litigio con la madre, cui non si esclude Solomon stesse chiedendo dei soldi. La casa è stata infatti messa a soqquadro dalla polizia e alcuni portafogli sono stati ritrovati vuoti. Gli inquirenti però non si sbilanciano su alcuna ipotesi.
Dopo aver compiuto il delitto, il 21enne si è recato alla stazione di Parma, tra le quattro e le quattro e mezza del pomeriggio. Qui, ripreso dalle telecamere, verso le cinque, ha preso un treno, dando il via a una disordinata fuga tra Bologna, Ravenna e Rimini, fuga conclusasi poi a Milano centrale, dove è stato arrestato dagli agenti della Polfer. Non aveva con sé somme ingenti di denaro e i suoi vestiti erano puliti.
Gli inquirenti escludono che il ragazzo abbia agito con l’aiuto di complici, mentre le analisi mediche hanno chiarito che la madre di Solomon non era incinta, come pareva in un primo momento. Ora il 21enne è in custodia nel carcere di San Vittore, in attesa della convalida del fermo.