Quando mangiava pretendeva che i suoi alunni chinassero il capo per tutto il tempo per stare più tranquilla. E, se qualcuno non obbediva, erano botte, ginocchiate nella schiena e schiaffi. Una volta avrebbe infilato la testa di una bambina con difficoltà psicofisiche riconosciute nel cestino della spazzatura. La maestra, su disposizione del gip di Roma, è stata arrestata e ora si trova ai domiciliari.
A
d accusare la donna sono stati i suoi stessi colleghi ed anche ex alunni ora maggiorenni. I maltrattamenti ai piccoli alunni di una scuola statale del quartiere Appio a Roma si verificavano da anni. Tanto che a incastrare la maestra sono stati anche i racconti di ex alunni oltre alle denunce di tre famiglie di attuali allievi. Le indagini sono partite a marzo scorso quando i poliziotti hanno raccolto la testimonianza di un collaboratore scolastico che aveva assistito a un gesto di violenza compiuto dalla maestra nei confronti di un bambino di 6 anni. A quanto raccontato dal testimone la maestra, tenendo il bimbo per un braccio, lo avrebbe colpito con una ginocchiata alla schiena e un forte schiaffo in faccia. La polizia ha inoltre raccolto varie testimonianze di ex alunni e attuali allievi, di genitori e familiari di alcuni bambini. Fin dai primi racconti è emerso «un quadro inquietante» a carico della cinquantaquattrenne. Nel corso degli ultimi anni la maestra era stata più volte spostata di classe. Ma altri provvedimenti fino all’intervento dell’autorità giudiziaria non erano mai stati presi. Circostanza che ha portato gli inquirenti a vagliare eventuali responsabilità da parte della scuola.