Una amichevole che sa d’Europa. La Lazio alle 15,30 affronterà in amichevole il Bayer Leverkusen a Gröding, in Austria.
DUE SQUADRE DIVERSE DALL’ULTIMO INCONTRO
Due anni fa contro i tedeschi i biancocelesti uscirono ai preliminari di Champions League. Da allora sono cambiate molte cose. Un allenatore alla Lazio, due al Leverkusen. E mentre Inzaghi ha conquistato l’Europa League, il Bayer dopo quattro qualificazioni di fila in Champions (e sette in Europa) ha fallito l’ingresso nelle coppe internazionali salvandosi dalla retrocessione solo a 90’ dal termine del campionato.
SUL PASSATO
«Diciamo che nell’ultima stagione sono successe molte cose. Ma quasi tutte fuori dal campo…», scherza con la Gazzetta Stefan Kiessling, al Leverkusen dal 2006. Oggi non sarà in campo per via di una botta presa giovedì in amichevole contro l’Antalyaspor. «Mi spiace perché giocare con la Lazio è affascinante. Quando ero adolescente era una delle squadre più forti al mondo, e ancora oggi è un ottimo club».
AMARCORD CHAMPIONS LEAGUE
Stefan era però in campo due anni fa: «Già al sorteggio pensai che eravamo stati sfortunati. Nella gara d’andata a Roma facemmo bene ma non riuscimmo a segnare, per questo in quella di ritorno fino al 3-0 non stavo tranquillo. Credo sia stato decisivo il gol che realizzammo alla fine del primo tempo. Ci diede carica e spaventò la Lazio».
PRESENTE E FUTURO
Per Kiessling la Lazio in questa stagione può fare bene: «Hanno una bella rosa. Quello di Leiva è un bel colpo: questi sono acquisti importanti perché tutto il mondo sa che ora Lucas gioca lì. Il nome del club gira, è positivo». Anche di Immobile ha una buona opinione: «Al Dortmund non fece bene, ma capita. Da italiano giocare in Serie A è più facile. Ci sono tanti vantaggi a giocare nel proprio campionato. Credo comunque fece bene a tentare l’avventura al Borussia. Il livello del calciatore è quello».
SULLA SUPERCOPPA
Fra due settimane la Lazio sfiderà la Juventus in Supercoppa ma, nonostante la serie negativa dei biancocelesti contro i bianconeri, Kiessling è convinto che la gara non sia scontata: «La Juventus in Italia è come il Bayern da noi. So bene che batterla, specie in una finale, non è semplice. Affrontandola con coraggio però la Lazio ce la può fare. I biancocelesti mica sono scarsi». Esattamente come il Leverkusen, al punto che Kiessling paragona le due società: «Entrambe hanno alti e bassi e non sempre riescono a confermarsi fra le migliori dei rispettivi campionati. L’anno scorso abbiamo fallito noi, due stagioni fa fallì la Lazio. Però alla fine sono società che in Europa conoscono e rispettano tutti».
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