Al termine della seduta mattutina di allenamento della Lazio ad Auronzo, ha parlato, ai microfoni di ‘Lazio Style Channel’, Massimiliano Farris.
Queste le parole del vice di Inzaghi, che ha esordito facendo luce sugli accorgimenti tattici: “Siamo alla fine del primo ciclo di lavoro. La fase difensiva l’abbiamo ultimata, siamo partiti con i tre centrali poi con i quinti studiando gli scivolamenti. Oggi abbiamo completato in modo brillante. I difensori sono stati impegnati da attaccanti come Keita e Rossi quindi sono stati test veritieri. I ragazzi hanno faticato, ma sempre col sorriso e con la voglia di fare una grande stagione. Bisogna imparare dagli errori e migliorare. Sappiamo che la difesa a cinque è più facile da perforare e quindi va migliorata perché in finale di Coppa Italia per esempio abbiamo pagato. Il lavoro è semplice quando c’è disponibilità. Prima abbiamo discusso su quale movimento fosse migliore, senza essere passivi e subire l’attaccante per migliorare rispetto all’anno scorso così da essere perfetti“.
Poi, sul possibile modulo che sarà adottato in stagione: “Abbiamo giocatori che possono giocare con modulo a tre o quattro. Inzaghi ha un’impronta chiara ma possiamo cambiare in modo inaspettato. Ovvio che lavoriamo più su difesa a tre, a differenza dell’anno scorso quando i vari impegni ci hanno impedito di lavorare sulla difesa a tre“.
Sulla prospettiva di schierare Luis Alberto come regista: “Abbiamo acquistato Luis Alberto (ride, ndr), ha pagato primi mesi di campionato italiano, ora però ha entusiasmo e ha trascinato anche noi. Può giocare ovunque vista la capacità tecnica e la visione di gioco e ci garantisce una discreta copertura. Può ritagliarsi spazio in quel ruolo. dimentichiamo spesso che arrivano da orari diversi di allenamenti, dieta alimentare quindi deve esserci pazienza prima di giudicare“.
Su Felipe Anderson: “Ha anche caratteristica di dribbling, tiro e di attacco alla profondità che deve migliorare. Gli piace tenere palla. Tenerlo vicino alla palla gli dà più possibilità rispetto a stare sull’esterno. Lui ha dato disponibilità. Mi ha dichiarato un certo numero di gol per la prossima stagione (ride, ndr)“.
Su Hoedt: “É fondamentale avere un difensore che sappia costruire. Se hai un avversario che ti marca stretto, uno come Wes ti serve. Può ancora crescere tanto, vorrei vederlo tra 5/6 anni, con esperienza in Nazionale e Serie A. Dobbiamo lavorare sulle marcature preventive vista la sua stazza, ma è bravo. Bisogna far capire le nostre esigenze rispetto a scuole di calcio diverse, soprattutto olandese. Per trovare soluzioni migliori rispetto alle altre scuole. Questa nostra è una grande scuola“.
Importante sarà superare il ‘tabù del secondo anno‘: “C’è tanto entusiasmo, abbiamo fame e voglia di sfatare il mito del secondo anno negativo, faremo di tutto. Se Inzaghi e lo staff sono stati premiati con contratto pluriennale allora significa che c’è fiducia e sono convinto che sfateremo il tabù. Conosciamo i nostri giocatori tranne i nuovi e loro conoscono noi e i metodi di lavoro. Conoscono due moduli, è più facile preparare le partite perché già sanno cosa andranno a preparare“.
Infine, chiosa sul neo acquisto Lucas Leiva: “É un campione assoluto, giocatore fatto, lo dice la sua storia. Il biglietto da visita è il saluto dei compagni del Liverpool. Giocatore predisposto a fase aggressiva e recupero palla. Se poi si dimostra buon palleggiatore, allora abbiamo fatto la scelta giusta. Poi dobbiamo vedere come si adatta, ma la stoffa ce l’ha“.
a href="https://www.laziochannel.it/news/mendieta-lazio-2/">E INTANTO PARLA UN EX BIANCOCELESTE