C’è un giocatore nella Lazio che, per anzianità di militanza, è piú di tutti un simbolo di questa squadra: il suo nome è Stefan Radu.
Sono passate ben 11 stagioni da quando il terzino romeno ha indossato per la prima volta quel simbolo e quei colori che gli sono inevitabilmente entrati dentro. 11 anni, eppure sembra ieri quando, nel 2008, arrivó in Italia e decise di fare della Lazio la sua seconda famiglia. Di legare il suo nome a questi colori, con numeri che, dal punto di vista delle presenze in campo, nessun altro compagno puó vantare. È il veterano dello spogliatoio e in questi anni ne ha viste tante, tra moduli, allenatori (ben 6) e cambi di posizione, che lo hanno coinvolto praticamente in tutte le zone del campo. E che gli hanno consentito di toccare quota 274 presenze con la maglia biancoceleste: un record, distante appena 2 gare da quello ottenuto da Garlaschelli e vicinissimo ai 283 cartellini timbrati da Flamini e ai 293 da Rocchi. Prepara dunque la volata Radu, deciso ad entrare nella Top 10 laziale e, perchè no, puntare a quella vetta conseguita da Beppe Favalli con le sue 401 presenze. E ci riuscirà, c’è da starne certi, visto chequella maglia tanto amata resterà sul suo petto per tanto tempo ancora.
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