Per parlare della stagione biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex Sergio Petrelli:
“Non si può non parlare bene della Lazio. Pochi potevano augurarsi di vedere la squadra biancoceleste al quinto posto, aver conquistato i vertici del campionato italiano di massima serie rappresenta il valore del percorso svolto dalla Prima Squadra della Capitale. I biancocelesti possono essere soddisfatti della stagione svolta.
Milinkovic è destinato a crescere, oltre ad essere un grande calciatore è anche un ragazzo molto intelligente. Fisicamente il serbo è molto forte ed è anche molto attento sotto il punto di vista comportamentale: raramente l’ho visto protestare con l’arbitro. Potrebbe giocare anche da esterno nel centrocampo a quattro, ma non credo possa fare il regista; il numero 21 biancoceleste dovrebbe rinunciare ai suoi inserimenti che potrebbero, invece, permettergli di andare spesso in rete. È un giocatore vero, ma può ancora migliorare. Non mi stupirei se nella prossima stagione riuscisse a realizzare anche 10 gol.
Non ero molto convinto della difesa a tre, ma invece rappresenta un buon sistema da adottare. Sarà necessario trovare i giocatori ideali per utilizzare questo modulo. Milinkovic potrebbe giocare a ridosso della prima punta, oppure, nel ruolo di trequartista alle spalle del reparto offensivo.
Inzaghi si è meritato sul campo il prolungamento del contratto. Dopo un campionato simile, era difficile non offrirglielo. Il tecnico piacentino si è mosso molto bene conoscendo l’ambiente romano, ma era stato chiamato a gestire dei ragazzi non facili da amministrare: lui è riuscito a far ciò nel migliore dei modi. L’allenatore della Prima Squadra della Capitale, infatti, è molto rispettato anche dai suoi giocatori. Inzaghi è una persona molto accomodante, non impone la sua personalità arriva ai calciatori attraverso il ragionamento: è anche un ottimo psicologo”.