Dopo la notizia trapelata ieri riguardo la documentazione inviata dalla Fondazione Genoa alla Figc relativa alla richiesta dell’assegnazione ex-equo dello scudetto del 1914-15 alla Lazio ha preso la parola l’avv. Mignogna. Il legale, intervenuto ai microfoni di Radiosei, ha prontamente ribattuto:
“La tesi della Fondazione Genoa è surreale. Si vuole far intendere che il 23 maggio si sia giocata una partita tra le due squadre napoletane. Ma, come abbiamo documentato con Pasquale Trane, entrambe le gare vennero annullate. In quella data si sarebbe dovuta disputare la sfida di ritorno tra Internazionale e Naples. Invece la Federazione annullò ogni partita per l’insorgere della guerra. Anche se venne giocata una gara, non aveva alcun valore ufficiale. Come riportato su un articolo de Il Mattino l’Internazionale concluse la partita in 9, cosa proibita dal regolamento. Se la Figc dovesse ritenerlo necessario potrebbe chiedere un supplemento di relazione. Ma le conclusioni sarebbero le stesse. Il girone Sud concluse le partite a sospensione bellica già adottata, senza stabilire una squadra campione”.