A distanza di 10 anni, Claudio Lotito è pronto a sferrare un nuovo assalto per regalare alla Lazio un suo stadio.
R
invigorito dalla delibera di pubblico interesse per l’impianto della Roma votata nei giorni scorsi in Campidoglio, il presidente biancoceleste al termine del mercato estivo darà l’avvio all’iter burocratico. Il posto dove costruire l’impianto è quello ormai noto, i 500 ettari di terreno, di proprietà dello stesso patron, che si estendono dalla Tiberina fino alla bretella autostradale che collega il Gra a Roma Nord. Una zona in cui è presente anche la ferrovia, motivo per cui si sta pensando di realizzare un casello autostradale e una stazione che rendano l’impianto facilmente raggiungibile.
Scartata dunque l’ipotesi Flaminio, che sorge in un quartiere storicamente biancoceleste, ma che, secondo Lotito, ha un problema di spazi non risolvibile, il patron intende avvalersi della modifica apportata alla legge sugli stadi, che consente di costruire intorno agli impianti non soltanto attività commerciali, ma anche complessi residenziali. In modo da dare all’operazione ‘Stadio delle Aquile’ un sostegno, anche a livello finanziario più solido. Resta tuttavia il problema del rischio idrogeologico al quale l’area è soggetta, problema che il presidente è certo di poter risolvere con degli interventi strutturali. Che una nuova battaglia sullo stadio abbia inizio.
E PER LE ULTIME DAL MERCATO, CLICCA QUI