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Crudeli: “Il Milan ha bisogno di Biglia. Keita? Grande potenziale, ma…”

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Con Biglia vicino al trasferimento al Milan, Tiziano Crudeli è l’interlocutore giusto per confrontarsi sul calciomercato. Il giornalista di fede rossonera è per questo intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air.

Lucas Biglia è molto vicino al Milan: cosa pensi di questa operazione?

“L’argentino è un ottimo giocatore – spiega Crudeli. Soprattutto si tratta di un calciatore di cui il Milan ha bisogno in quella zona del campo. Il Milan è partito bene sul mercato prendendo Musacchio e e Ricardo Rodriguez. Gli arrivi di Biglia e Kessie potrebbero puntellare il centrocampo, poi ci sarà da pensare all’attacco”.

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L’affare Biglia pare comunque chiuso…

L’accordo di massima c’è sicuramente col giocatore. Bisognerà ora parlare col presidente Lotito, io credo che sulla trattativa a questo punto i milanisti possano essere abbastanza ottimisti

“.

Cosa ti ha colpito della Lazio di Inzaghi quest’anno?

E’ stata la dimostrazione che un ottimo allenatore, se è abile a gestire il gruppo, può ottenere risultati eccellenti anche senza grande esperienza alle spalle. Simone Inzaghi era destinato ad andare alla Salernitana. Poi ha saputo far benissimo anche se da esterno sono rimasto deluso dalla prestazione contro la Juventus in finale di Coppa Italia. Mi aspettavo una Lazio più aggressiva, quello era un esame definitivo ed è stato mancato, anche se il bilancio finale resta più che buono“.

Keita può essere il grande colpo di mercato del calcio italiano secondo Crudeli?

Potrà sembrare un paradosso ma Keita mi ricorda per certi versi Balotelli, che aveva altrettante potenzialità straordinarie, seppur in un altro ruolo. Keita ha grandissime potenzialità tecniche, ma il problema resta il carattere: se non saprà superare certi limiti difficilmente riuscirà a diventare il potenziale grande campione che è“.

Molte grandi squadre cambieranno, con esse muteranno anche le gerarchie del prossimo campionato?

Partiamo dal Milan. Montella è un buon allenatore – chiarisce Crudeli – ma deve essere supportato dalla qualità tecnica della squadra. Quest’anno il Milan dopo un ottimo girone d’andata ha raccolto un punto in meno del Crotone nel girone di ritorno. Questo è colpa anche di alcune scelte tattiche di Montella e non solo degli infortuni. E’ chiaro che il tecnico ha avuto il merito di tenere insieme la squadra nel delicato momento del closing. Anche altre squadre hanno qualità in panchina. Penso alla stessa Lazio o al Napoli di Sarri, ma sarà necessario valorizzare quella che è una buona base tecnica di partenza“.


La Juventus è uscita ridimensionata dalla finale di Cardiff?

La Juventus ha fatto molto bene, ma ha sbagliato il secondo tempo della partita clou. La forza del Real Madrid è stata evidente. Gli spagnoli hanno segnato più di tutti in Europa ma subendo anche molto, i bianconeri nella stagione hanno realizzato circa sessanta gol in meno del Real, ma avevano subito meno di tutti. La prestazione col Barcellona aveva regalato ottimismo, gli juventini erano convinti di potercela fare ed hanno giocato un ottimo primo tempo. Nel secondo tempo però la Juventus è crollata, concedendo tre gol su quattro dalle fasce laterali.

In molti vedono Donnarumma come l’erede di Buffon: resterà al Milan?

Gigio fa i suoi interessi. Siamo noi tifosi che non riusciamo a capire e accettare un certo tipo di situazioni. Io amavo molto Shevchenko. Rimasi allibito quando una settimana dopo aver lasciato il Milan baciò la maglia del Chelsea. Però è anche vero che una società come il Milan, che vuole crescere e investire, non può cedere Donnarumma che è il portiere del futuro: allo stesso tempo non bisogna cedere ai ricatti che possono verificarsi quando ci si trova a trattare contratti delicati sia per il futuro del club sia per quello del calciatore. Donnarumma restando a Milano guadagnerebbe cinque milioni di euro l’anno più bonus, per un ragazzo di diciotto anni direi che può andare, no?“.

Gli investimenti dei nuovi proprietari cinesi quanto potranno incidere sul campionato?

Saranno fondamentali i ricavi e non solo gli investimenti a fondo perduto. Servono cifre importanti per acquistare grandi giocatori, per aumentare i ricavi serve un progetto come quello della Juventus che sta crescendo in maniera lenta ma costante, come testimoniato anche dall’accordo per lo stadio con Allianz“.

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