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Zauri: “Brava Lazio, adesso turnover con la Viola e tutto sulla Coppa Italia!”

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L’ex capitano biancoceleste Luciano Zauri è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per commentare il ritorno ufficiale della Lazio in Europa.

I MERITI

“La Lazio per la programmazione degli ultimi anni deve avere sempre questo obiettivo. Peccato che quest’anno le prime 3 abbiano fatto quel qualcosina in più…Sconfitte e vittorie sono di tutti. Bisogna ringraziare anche la società che ha operato bene, con acquisti mirati, alcuni dei quali sottovalutati all’inizio”.

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FIORENTINA-LAZIO

“Un minimo di turnover ci sarà in funzione della Juventus, anche se un blocco sarà confermato. La Juve invece farà una rotazione più corta. Davanti ha il solo Higuain salvo che non voglia spostare Mandzukic. Credo che visti gli impegni importantissimi Allegri qualcosa dovrà fare ma non potrà abbassare troppo la qualità”.

TURNOVER MOSSA AZZARDATA?

“I giocatori scelti fino ad ora da Inzaghi hanno giocato tantissimo. Penso quindi il riposo potrà fare bene senza però esagerare. Credo che ci saranno calciatori che riposeranno magari giocando 50-60 minuti e non proprio 0. Turnover anche tra i pali? Strakosha sta giocando bene. Con l’Europa League in cantiere potrebbe anche optare per far giocare Vargic o Adamonis senza rischiare”.

LA LAZIO VOLA SUGLI ESTERNI

“La Lazio ha interpreti che hanno fatto sempre bene. Sono stati infatti alternati rispetto agli avversari. Forse solo Felipe Anderson è un po’ diverso con Inzaghi bravo ad adattarlo. Lulic o Lukaku hanno di diverso il piede ma le stesse caratteristiche. A destra puoi cambiare. Con gara secca vedremo come vorrà affrontare una squadra solida e compatta che poi riparte. Felipe Anderson da questo punto di vista potrebbe darti la giocata. Keita? Perché escluderlo. Nel 3-5-2 potrebbero farlo insieme anche se sarebbe super offensiva. La Lazio ha dimostrato però di essere quadrata sempre, anche con questi nomi”.

IL PERNO DELLA LAZIO: LUCAS BIGLIA

“Direi Biglia senza essere scontato. Poi c’è Immobile con i suoi 22 gol. A certi livelli sono la differenza tra il 4 e il 7 posto. Dicevamo sempre che mancava il bomber e la Lazio l’ha trovato. Con un Keita più continuo, così performante all’andata, per me potevi arrivare nei primi tre. Felipe Anderson ha sorpreso tutti per la sua adattabilità”.

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