Dal 2018 la Champions League cambia. Una buona notizia per il nostro movimento calcistico è quella del ritorno delle quattro squadre italiane partecipanti. Ma l’Uefa ha annunciato anche altre novità.
Prima fra tutte il ridimensionamento degli orari delle partite dei gironi di qualificazione. Nel triennio 2018-21 per la Champions, come succede per l’Europa League, la programmazione prevederà due partite alle ore 19 e le restanti sei alle 21. Il motivo, come si legge sul sito Uefa, “per permettere ai tifosi di seguirne più di una durante la stessa sera”. Previsti cambiamenti anche per il coefficiente per club. Saranno meno penalizzate le squadre dei campionati minori. Infatti è stato eliminato il 20% di contributo per il coefficiente delle federazioni nazionali. In modo così da “evitare di dare un ulteriore vantaggio iniquo alle squadre delle federazioni col ranking più alto e la conseguente penalizzazione dei club con ottime prestazioni individuali ma scarso coefficiente della federazione d’appartenenza”. Per quanto riguarda il coefficiente per club usato per la distribuzione finanziaria coprirà gli ultimi dieci anni e includerà punti bonus per titoli vinti in precedenza. Come si legge sempre sul sito ufficiale una “scelta fatta per rispecchiare il contributo a lungo termine dei club vincitori nella promozione e nel successo del brand della competizione”. Infine ci sarà uno stanziamento di un contributo aggiuntivo di 50 milioni di euro dalla Champions all’Europa League con ulteriori 10 milioni a distribuzione di solidarietà addizionale per le squadre partecipanti ai turni di qualificazione.