Il caro De Rossi, durante il derby, è stato protagonista di un gesto non proprio “ortodosso” nei confronti della panchina della Lazio. Non si riesce a capire come, da più parti, questo giocatore venga preso ad esempio di moralità anche da alcuni tifosi biancocelesti. Eppure non è la prima volta che accade (vedasi dito medio indirizzato alla Curva Nord).
Infatti anche ieri De Rossi non ha esultato semplicemente per un gol del pareggio della sua squadra. Ci può stare la gioia per aver segnato un rigore sotto la Curva Nord, seppur inesistente. Ci può anche stare andar ad esultare vicino alla panchina della Lazio, prima di tornare a centrocampo. Anche noi lo abbiamo fatto. Ci piace ricordare quella corsa sfrenata di Lulic al gol storico del 26 maggio sotto gli occhi spiritati del malcapitato Andreazzoli. Quello che non ci sta è indicare le parti intime al secondo di Inzaghi, mister Farris. Caro De Rossi, non si dimostra di essere uomini in questo modo: saresti stato più apprezzato se a fine partita ti fossi andato a scusare con il diretto interessato. Noi intanto ci teniamo il nostro capitano Biglia, elegante e mai sopra le righe, e tutta la nostra squadra che, anche nella vittoria, si comporta sempre in maniera impeccabile.