Alessandro Nesta si racconta. Intervistato da Walter Veltroni per Il Corriere dello Sport, l’ex capitano biancoceleste ripercorre i suoi momenti alla Lazio, le trattative di mercato che lo hanno riguardato, fino a giungere alla cessione al Milan.
“Perchè rifiutai la Juve? Perché non volevo andare via dalla Lazio. Io non mi vedevo fuori da quella società, da quella squadra, non ero pronto a prendere la valigia e lasciare quello che, fino ad allora, era stata, almeno calcisticamente, la mia vita. Io avevo giocato solo lì e pensavo che avrei finito alla Lazio“.
REAL E MILAN
“Due anni prima – prosegue poi Nesta – ero stato richiesto dal Real Madrid e avevo rifiutato. Oggi se ci penso… Però il destino mi ha premiato e sono finito al Milan, quasi costretto. Ma oggi ringrazio Dio: ho vinto quello che ho vinto, sono stato meravigliosamente a Milano. Ma andare via dalla Lazio e da Roma è stato comunque come strappare delle radici, profonde“.
IL PRESENTE
“Io credo – conclude infine l’ex numero 13 – che Simone Inzaghi abbia fatto un lavoro impressionante, è riuscito a convincere i giocatori a giocare in ruoli che prima non avevano provato, tipo Felipe Anderson. Io credo che la Lazio abbia anche un gran gioco e calciatori forti, molto forti. Poi Keita, perché ha delle qualità rarissime. Ha un tesoretto in casa, la mia Lazio“.
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