L’esperienza di Joseph Minala a Salerno, sotto la guida del suo mentore Alberto Bollini, si sta rivelando più positiva del previsto. Il camerunense ha collezionato 12 presenze, mettendo a segno anche una rete. Le sue prestazioni sono andate in crescendo, anche se qualche volta ha peccato di ingenuità, beccandosi cartellini rossi in maniera non intelligente. Il classe ’96, il cui cartellino appartiene alla Lazio, ha parlato a SeiTv di questi sei mesi e del suo futuro.
SALERNO GRANDE PIAZZA
“Chi mi ha mandato qua non lo ha fatto solo per puntare alla salvezza. Questa piazza non merita di giocare per questo obiettivo. Il sottoscritto non è venuto per questo. Pertanto, dovremo andare a Carpi per fare risultato. Salerno merita altri palcoscenici per quello che sta offrendo dinanzi all’Italia intera. Mentre tornavo a casa dopo il match vedevo tanti volti delusi tra la gente, questa è una cosa che mi è rimasta dentro. I tifosi hanno un sogno, la Salernitana non ha niente di meno rispetto a Frosinone e Spal. Pertanto deve ambire in alto e non soltanto alla salvezza. Dobbiamo esaudire il desiderio di tanti bambini”.
FUTURO
In Serie B un altro giovane laziale sta facendo molto bene, Simone Palombi. Si profila per entrambi un ritorno alla Lazio?: “Non so questo, posso dire che ci parlo spesso. In particolare della mia esperienza a Salerno e di com’è la città. E ciò anche con Murgia e Lombardi. Nessuno rifiuterebbe una piazza come Salerno. In serie B ci sono poche realtà che hanno un pubblico come quello dei granata, dopodiché, sia per quanto riguarda l’organico che i programmi futuri non sono certo io a deciderli”. Poi sul suo futuro e sul suo ruolo: “Sono in prestito dalla Lazio, a giugno dovrei tornarci, vedremo dopo il termine del campionato. Io ho sempre fatto la mezz’ala, e mi trovo bene in quella posizione. Ma grazie al mister Bollini, che mi ha fortemente voluto a gennaio, posso interpretare anche altre fasi del centrocampo”.