Dopo la trasferta del Franchi, sabato contro la Fiorentina, la Lazio potrà concentrarsi sulla finale di Coppa Italia, in programma mercoledì della settimana prossima. Proprio di questi impegni dei biancocelesti ha parlato, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, Giancarlo De Sisti.
“Quando ci sono grandi competizioni alle porte, e una finale in particolare, qualcosa viene sempre portato via. Il rischio partita c’è a Firenze, ma i biancocelesti stanno facendo un grande campionato. Il 4° posto è meritatissimo e questo fa pensare che comunque la Fiorentina se la dovrà sudare. Se la Lazio non ha vuoti, che possono capitare, diventa rognosa da affrontare. La difesa, col recupero di De Vrij, è granitica. Le modifiche di Inzaghi sono risultate importanti, con un Milinkovic forte e un contropiede decisivo. Se riesce a far cadere l’avversario in trappola nei trentacinque metri, la Lazio in ripartenza è letale. Bene anche l’aver rivalutato qualche calciatore dimenticato. Milinkovic? Come giocatore qui è migliorato molto. Quest’anno ha fatto un salto di qualità spaziando a tutto campo e seguendo l’azione non solo sui calci piazzati ma anche sui palloni in movimenti. Ha una struttura fisica e atletica che fa il paio con una tecnica superiore“.
INZAGHI
“Grandi meriti vanno a lui. Io parto dal presupposto che con dei giocatori bravi alla fine anche l’allenatore riesce a diventare più bravo. Anderson sembrava sacrificato sui sessanta metri di campo invece che sui venti-trenta metri, eppure lo ha fatto“.
MERCATO
“Se la Lazio dovesse tenere tutti e rinforzarsi, potrebbe inserirsi nella lotta alla Juventus. Certo, servirebbe più una coalizione, perché i bianconeri sono una squadra fortissima, quindi il secondo posto diventa uno ‘scudettino’. Gonzalo Rodriguez? È una colonna portante della Fiorentina. Vai a capire se non vuole più restare. Se fosse così giusto che parta. È un comandante, un piccolo Passarella. È stato uno forte per quanto concerne la fase difensiva e, se deve dare la scarpata, lo fa. In più, sa anche giocare il pallone. Credo che per la Lazio sarebbe un ottimo affare“.
KALINIC-BERNARDESCHI VS. IMMOBILE-KEITA
“Nikola è più un centravanti d’area. Mobilissimo, molto attivo nella ricerca degli spazi, ma dà il meglio di se quando riesce a privileggiare colpo di testa e acrobazia. Ciro invece sui trenta metri ti fa girare come un matto, ti sconcerta. Rapido, col guizzo da rapinatore. È più un attaccante devastante da contropiede. Bernardeschi contro Keita? Sono bravi tutti e due. Alla mia età non mi fate fare questi giochetti (ride,ndr)“.
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