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CONFERENZA – Inzaghi: “Pensiamo solo alla Viola, poi testa alla finale. Io come Maestrelli?…”

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Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto dalla sala stampa di Formello per la consueta conferenza stampa alla vigilia di Fiorentina-Lazio. La gara è valida per la 36esima giornata di Serie A Tim.

Dici sempre che la partita più importante è la prossima. Fai un’eccezione?

“No, domani è una partita importante –sentenzia Inzaghi – che per noi significherebbe consolidare il quarto posto. Faremo di tutto per affrontare la Fiorentina nel migliore dei modi. Troveremo una squadra che si gioca l’ultimo posto in Europa e ha voglia di vincere”.

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Scelte condizionate dalla sfida alla Juve?

“Qualcuno potrà rifiatare, vedremo. Non mi piace parlare di turnover. Io considero tutti i miei giocatori di prima fascia e l’ho dimostrato con il campo. Chi più e chi meno sono stati tutti protagonisti di un’ottima stagione e ci hanno aiutato ad arrivare dove siamo ora. Ci sarà un po’ di turnover, ma non mi piace parlare di questo”.

Il quadro delle scelte?

“A Roma rimarranno Marchetti, Milinkovic e de Vrij. Gli ultimi due hanno avuto qualche problema dopo la Sampdoria e hanno lavorato solo a parte. Oggi hanno lavorato entrambi bene, ma con un solo allenamento nelle gambe non era giusto portarli a Firenze”.

Sente di aver ottenuto il massimo dalla squadra?

“Io ero fiducioso. Vedendo le altre squadre siamo andati anche oltre la mia fiducia. Abbiamo meritato tutto sul campo e nessuno ci ha regalato niente. Forse dovevamo anche avere qualche punto in più di 70. La quota raggiunta comunque, con i tanti record raggiunti, testimoniano la stagione che tutti abbiamo fatto. Abbiamo centrato degli obiettivi, come la qualificazione diretta in Europa, ma ci manca ancora qualcosa”.

Come si prepara una partita così vicina alla finale con la Juve?

“Ai miei ho detto che alla Juve penseremo dopo la Fiorentina, perchè abbiamo l’obbligo di fare questa partita al massimo. Fisicamente stiamo molto bene. Dopo la sfida con il Chievo dissi che ero tranquillo, perchè vedevo la squadra in crescita. A 3 partite dalla fine siamo qua a raccontare l’Europa conquistata e una finale da giocare”.

Djordjevic?

“E’ un giocatore che ho voluto trattenere perchè gode della mia stima. E’ innegabile che ha pagato la stagione strepitosa di Immobile. Io ero sicuro di un’annata ottima di Ciro. Si parla dei 100 milioni di Belotti che ha fatto 25 goal, ma Immobile non è da meno. Le presenze e il minutaggio ristretto di Djordjevic dipendono anche da questo. Lui si è sempre allenato bene, dando il massimo, domani giocherà e sarà una buona occasione per lui”.

Dubbio Vargic-Strakosha?

“No, domani penso che giocherà Strakosha”.

Ti saresti immaginato una stagione così?

“Ci speravo, era la mia voglia. Sono partito con tanta voglia – spiega Inzaghi – e sapevo che il gruppo mi avrebbe seguito. E’ normale che vedendo le rose delle altre squadre lasciate alle spalle. Lo abbiamo meritato, abbiamo dato grandi soddisfazioni ai nostri tifosi. Come ho detto però, vogliamo continuare a crescere”.

Ti senti la rivelazione dell’anno come allenatore?

“No, secondo me bisogna anche avere la fortuna di trovare determinati gruppi e determinati giocatori. Ho un grandissimo staff, sicuramente ci abbiamo messo del nostro, cercando di trasmettere le nostre idee al gruppo. Il merito più grande però è dei calciatori: determinati, aggressivi. Sono stati bravissimi. Noi dello staff abbiamo fatto in modo di convincerli che con un buon atteggiamento saremmo potuto arrivare a ottimi risultati”.

Prendi spunto da qualche allenatore, come Sarri e Allegri?

“Questi allenatori vogliono ancora migliorarsi e così anche io. Studio molto tutto quello che ruota intorno al calcio. Ho tanta voglia di crescere. La mia fortuna è avere questo gruppo. Io ho cercato di apprendere da tutti gli allenatori che ho avuto, a cominciare da Materazzi fino a Delio Rossi e Reja. Tutti mi hanno lasciato qualcosa. Poi ogni allenatore ha le proprie convinzioni e deve variare le proprie idee”.

Inzaghi paragonato a Maestrelli, che effetto fa?

“Beh, fa grandissimo piacere. So che uomo era e quanto teneva alla propria famiglia. Vedo spesso suo figlio e lo sento al telefono. Spero un giorno di poter ottenere i risultati che ha ottenuto lui alla Lazio”.

Molti record in ballo. Ci tenete a questi primati?

“Ci teniamo molto. Vogliamo consolidare la nostra posizione e non vogliamo mollare. Per questo vogliamo migliorare anche questi record, già a partire da Firenze. Vogliamo arrivare alla finale di Coppa al meglio. La Fiorentina gioca bene e ha un grande allenatore”.

Luis Alberto?

“E’ un giocatore di grandissima qualità, a cui riesce ad unire anche quantità. Ha impiegato un po’ ad inserirsi, ma da gennaio ha cambiato marcia e mi sta mettendo grandi dubbi allenandosi al meglio. Avrà le sue occasioni e su di lui punto molto. Domani partirà dall’inizio. Dovrà stare tranquillo, quello che deve dimostrare lo dimostra da gennaio per quello che fa e come si applica”.

Può essere l’anno giusto per sfatare il tabù Juve?

“Ci speriamo e vogliamo farlo. Da sabato sera penseremo alla Juve. Adesso esigo una buona prestazione a Firenze. La squadra è pronta e vogliamo far bene”.

Giulio Piras

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